Ribery: “Voglio diventare un tecnico come Ancelotti”

In un’intervista a Sport Bild il campione francese e attuale collaboratore tecnico di Paulo Sousa alla Salernitana ha parlato dei suoi obiettivi: “Il rapporto migliore da giocatore l’ho avuto con lui, Hitzfeld ed Heynckes”

Un obiettivo. E un consiglio. Intervistato, Franck Ribery, attuale collaboratore tecnico di Paulo Sousa alla Salernitana, ha intenzione di intraprendere la carriera da allenatore. Lo vuole fare tenendo bene a mente gli insegnamenti di alcuni santoni con i quali ha lavorato nei suoi anni al Bayern Monaco: “Il mio obiettivo è diventare allenatore – ha ammesso il francese alla Sport Bild -. Nei miei 12 anni al Bayern il rapporto migliore l’ho avuto con Hitzfeld, Heynckes e Ancelotti, che è un uomo davvero eccezionale. Con loro ho reso al meglio perché avevo la testa libera di pensieri e mi divertivo come un bambino”. Per questo Ribery è convinto che sia importante creare un rapporto umano con i giocatori, per far sì che rendano al meglio.

Consigli

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L’ex Bayern si è però espresso anche su Gnabry e Sané, che hanno sostituito lui e Robben sugli esterni. “I giocatori del Bayern hanno bisogno di avere il fuoco dentro – ha spiegato -. Si tratti di una questione di impostazione. Entrambi sono giocatori di altissimo livello, con grande potenziale. Sono veloci, tecnici, hanno un buon tiro. Mi piacciono anche umanamente, so che entrambi possono migliorare. Io ho dovuto lottare duramente per avere la possibilità di stare al Bayern. Per essere fra i migliori al mondo bisogna lavorare intensamente. Il mio obiettivo era arrivare in cima”. E la stessa cosa valeva per Robben: “Ha lavorato ogni giorno come un pazzo. Anche lui aveva il fuoco che ardeva dentro. Per stare a quei livelli bisogna desiderare di migliorare ogni giorno. Indipendentemente dal valore che il giocatore ha già dimostrato di avere. Bisogna continuare a spingere sull’acceleratore”. E sfrecciare sulla fascia. O, cambiato mestiere, essere una guida per i propri calciatori.

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