Retroscena Sampdoria, perché Zanetti ha detto: "Mai dire mai"

“Ritornare nel calcio? Mai dire mai, sono sempre un grande appassionato di questo sport come del basket, del ciclismo e della Formula Uno”. Gr Rai Parlamento, trasmissione “La Politica nel pallone”, conduce Emilio Mancuso, primo ospite Massimo Zanetti, 75 anni compiuti il 12 febbraio scorso, origini trevigiane, grande imprenditore a capo della holding M.Z.B. Massimo Zanetti Beverage Group, patron Segafredo, presidente della Virtus Pallacanestro Bologna, ex presidente e azionista di maggioranza del Bologna FC 1909, già sponsor di Senna in F1, della Pallacanestro Gorizia e del Treviso Calcio, dal 2016 sponsor della squadra ciclistica statunitense Trek-Segafredo. A incrociarlo nell’etere del programma cult della rete Rai, giunto alla ventesima stagione consecutiva, Luciano Mondellini, direttore di calcio e finanza ed io. Alla domanda sul possibile rientro nel calcio dopo le esperienze vissute nel Bologna si era arrivati proprio partendo da un giudizio sull’attuale stagione rossoblù. Zanetti non ha mai pronunciato il nome della Samp, salvo rimarcare non casualmente: “Io e Luca Baraldi siamo due accaniti appassionati di pallone”. Luca Baraldi, 62 anni, dal gennaio 2016 ricopre l’incarico di Amministratore Unico della Segafredo Zanetti Grandi Eventi, società che cura le sponsorizzazioni di Segafredo Zanetti S.p.A. nel mondo del ciclismo e del basket e, dal 2019, è amministratore delegato della Virtus Pallacanestro Bologna.

Segafredo, vecchia conoscenza

Nel 2017 e nel 2020, il Signor Segafredo era già stato accostato alla Samp, ma non si era andati oltre. La situazione è cambiata, nel giro di poche ore. Dopo la prima sortita in radio, al Gazzettino l’imprenditore dichiara: “Sì, è vero, siamo stati interpellati, sebbene, al momento non ci sia ancora nulla di concreto. È ancora tutto da vedere. Non ho mai nascosto che mi piacerebbe tornare nel mondo del calcio. La Sampdoria non sta vivendo un periodo felice, ha un sacco di problemi e allo stato attuale sta facendo molta fatica a raggiungere la salvezza, ma la maglia blucerchiata è molto prestigiosa». Tanto che, negli ambienti finanziari, stamane ha trovato conferma l’ipotesi di un bond convertibile di 40 milioni di euro, che significherebbe finalmente l’uscita dal tunnel per il club doriano. In cambio, Ferrero dovrebbe dare in pegno le azioni del club che passerebbero a Zanetti se, entro due anni e mezzo, egli non restituisse il finanziamento. Ha preso corpo anche un altro scenario, prefigurato in queste ore da calcio e finanza: l’ingresso di Zanetti come socio insieme con Raffaele Mincione del Wrm Group, “interessato non tanto al club, ma agli immobili di proprietà della famiglia di Massimo Ferrero, e soprattutto ai cinema controllati dalla Eleven Finance. L’intervento finanziario sulla Sampdoria diventerebbe propedeutico al raggiungimento dello scopo da parte di Wrm Group”. Ciò che conta ora, forse, finalmente, è intravedere un barlume di luce in fondo al tunnel in cui la Samp è stata infilata sotto gli occhi dei suoi tifosi che hanno diritto di rivedere la luce.

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