INVIATO A LECCE – Cristiano Ronaldo nelle scorse settimane è stato un’opportunità di mercato sia per l’Inter sia per il Milan. Diciamo tra fine giugno e inizio luglio quando il club di viale della Liberazione e quello di via Aldo Rossi hanno ricevuto una chiamata di Jorge Mendes, desideroso di sondare il terreno e capire se ci fossero i margini per riportare il cinque volte Pallone d’Oro in Italia, su una delle due sponde del Naviglio. Inter e Milan erano due destinazioni gradite sia per la città dove Cristiano avrebbe vissuto sia perché gli avrebbero garantito la possibilità di disputare la Champions, l’ossessione del portoghese. Il tentativo di Mendes, però, è subito “evaporato” a causa dell’ingaggio da 24 milioni che il fenomeno di Funchal ha percepito nel 2021-22 allo United. Essendo andato via dall’Italia nell’agosto scorso e non avendo conservato da noi la residenza, CR7 sarebbe rientrato senza sfruttare i benefici del Decreto Crescita. Insomma, milione più milione meno, per pagarlo ne sarebbero serviti 45 lordi. Troppi per le milanesi che erano focalizzate su Big Rom (l’Inter) e su De Ketelaere e il recupero di Ibra (il Milan). Troppi anche per Bayern, Chelsea, Psg, Atletico e Real, altri club che hanno risposto “no grazie” a Mendes. Ora il numero 7 strizza l’occhio allo Sporting Lisbona, dove è cresciuto, perché i Leoni giocheranno la prossima Champions. Per lo stipendio serve però un aiuto dello United, che si ribella alla partenza. Un paio di anni fa solo ipotizzare uno scenario del genere, con Ronaldo proposto in giro per l’Europa, sarebbe stato un reato di lesa maestà.
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