Retegui e un futuro in Italia: pista Inter da seguire

INVIATO A MALTA – L’abbraccio a papà Carlos davanti al pullman dell’Italia nella pancia del Maradona. Mancava qualche minuto a mezzanotte. Mateo Retegui è sbucato dallo spogliatoio con il suo borsello. Beve il mate, come ogni sudamericano. Lo aspettava anche Micaela, sua sorella, campionessa di hockey su prato, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo con l’Argentina. Un pallone buono, un gol. Si è acceso e ha ridestato l’Italia dopo sessanta minuti di sofferenza. Era in agguato. Gli è bastata un’azione per dimostrare personalità, cattiveria, senso della porta nello stadio intitolato a Diego. Deve crescere e conoscere meglio i compagni, come ha spiegato Mancini. Nel primo tempo aveva sofferto la fisicità di Maguire e Stones. Tre allenamenti e subito titolare. Era sceso dall’aereo proveniente da Buenos Aires domenica pomeriggio, scalo a Parigi con volo Air France e atterraggio a Pisa, perché l’aeroporto di Peretola a Firenze era avvolto da una coltre di nebbia. Un segno del destino. Retegui non si è arreso, ha saputo bucare le difficoltà e superare l’impatto di un esordio da brividi. Ha dimostrato di poter stare nel gruppo. 

Riunioni

Il ct adesso dovrà decidere se confermarlo titolare a Malta o se farlo accomodare in panchina, sganciando Scamacca. E’ una soluzione in più in attesa di decifrare meglio il suo futuro. La famiglia lo seguirà anche a Malta. All’alba di lunedì, dopo il rientro a Fiumicino, Mateo s’imbarcherà per tornare a Buenos Aires. Il Tigre lo aspetta. Domenica la partita di campionato con il Lanus, poi scatterà anche la Copa Sudamericana. La notizia è un’altra: il papà e l’amico agente (che lo ha accompagnato tra Firenze, Nap o li e ora Malta) si fermeranno in Italia e poi voleranno a Londra, non torneranno subito in Argentina. Appuntamenti di lavoro, riunioni e contatti di mercato. Lo seguono club di Serie A e di Premier. Retegui, dopo aver scelto di indossare la maglia azzurra, preferirebbe venire a giocare nel campionato italiano. Il suo nome è stato accostato all’Inter, contatti in corso con famiglia e procuratori. Il Tigre lo riscatterà dal Boca Juniors per 2,1 milioni di euro (come stabilito all’epoca del trasferimento in prestito biennale) e lo cederà. Facundo Colidio, ceduto in prestito dai nerazzurri, potrebbe diventare una pedina di scambio. A gennaio si era avvicinata l’Udinese, ma Retegui aveva respinto le avances, convinto di poter alzare il livello delle pretendenti, come è puntualmente avvenuto. Il gol all’Inghilterra farà crescere l’interesse della Premier: Brighton e Crystal Palace sarebbero interessate al centravanti nato a San Fernando, provincia settentrionale di Buenos Aires.  

Oriundi

L’ultimo gol “argentino” in Nazionale era stato realizzato da Daniel Osvaldo (14 presenze, 4 reti) alla Danimarca l’11 ottobre 2013. Mateo entra nella scia di Mauro German Camoranesi, campione del mondo nel 2006: è il venticinquesimo argentino su 51 oriundi che abbiano mai indossato la maglia dell’Italia, l’ottantanovesimo debuttante della gestione Mancini. 


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