Report, Calciopoli e Inter: Facchetti, Moratti, il 5 maggio e Tavaroli

Tanti retroscena rivelati nella puntata dedicata al caso Calciopoli nella trasmissione tv Report. Diverse clamorose rivelazioni che coinvolgono soprattutto l’Inter: dalla ‘cena segreta’ tra Massimo Moratti e il designatore degli arbitri Paolo Bergamo alle richieste dell’ex presidente nerazzurro all’allora capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli fino alle intercettazioni di Giacinto Facchetti. Ecco tutto quello che è stato rivelato dalla trasmissione Report sui nerazzurri nel caso Calciopoli. Al ruolo dell’Inter è stato dato ampio risalto…

Calciopoli, Moratti e Facchetti e le intercettazioni mai date ai pm

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Calciopoli, Moratti e Facchetti e le intercettazioni mai date ai pm

La ‘cena segreta’ e le indagini illegali

A parlare della ‘cena segreta’, durante la puntata di Report, è stato lo stesso Bergamo. L’ex presidente dell’Inter lo invitò dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con la Lazio costata ai nerazzurri lo scudetto. La cena, organizzata da Moratti e finalizzata a ‘rovesciare’ il potere di Luciano Moggi, fu a luglio: “Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l’avevano con l’Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere” ha raccontato Bergamo. In seguito, secondo la ricostruzione di Report, Moratti si rivolse a Giuliano Tavaroli, allora capo della security di Telecom, per fare svolgere degli accertamenti sui favoritismi arbitrali: un “lavoro di intelligence” che Tavaroli commissionò alla società Polis Distinto. “Erano indagini illegali e io quando lo seppi feci causa“, ha commentato Bergamo. Il procedimento giudiziario che ne è seguito si chiuse poi con “un accordo”, i cui termini sono rimasti riservati, che obbligò l’Inter a indennizzare le persone ‘monitorate’: “Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l’ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo“, viene affermato nel corso della trasmissione.

L'Inter 2006 meritava la B, non lo scudetto

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