Reggina, inizia la rincorsa al sogno playoff: contro la Reggiana per il bis

“Chi si ferma è perduto”. Anzi no. “La speranza è l’ultima a morire”. Non stiamo partecipando al quiz dei proverbi del giorno, ma a tutti i possibili appigli a cui ad oggi fa capo la Reggina. Dopo le aspettative iniziali, è ben noto, il club amaranto ha dovuto lasciare spazio alla paura di un incubo retrocessione. Con Baroni, arrivato circa un girone fa, è però cambiato tutto. E, da domenica scorsa, la squadra dello Stretto è tornata a guardare la classifica da un’altra prospettiva: non più chi sta dietro ma chi sta davanti. E’ frutto dello splendido cammino del girone di ritorno (nella speciale classifica dal giro di boa in poi la Reggina sarebbe seconda), che ha fatto sì che Denis e compagni uscissero dalla zona calda.

Adesso, dopo il convincente tris al Vicenza di domenica e i 44 punti raggiunti (che anche se non matematicamente significano ormai salvezza), il club del patron Gallo si gode un finale da sogno, con le ultime cinque partite proiettate all’insperato – fino a qualche settimana fa – obiettivo playoff. Un calendario non semplice ma neanche impossibile, una condizione psico-fisica invidiabile, una rosa quasi completamente a disposizione (a dispetto degli incubi dell’andata) e un entusiasmo ritrovato potrebbero farla da padrone, anche se Baroni è ben consapevole che dipende tutto dalla sua squadra, e potrebbe anche non bastare: “Io voglio che la gente sogni – ha detto alla tv ufficiale del club – questo mi fa piacere. Noi non vogliamo tarpare le ali ai sogni dei tifosi, ma è necessario aggiungere anche corpo a questo”. E questo processo inizierà sabato dal Granillo: contro la Reggiana, Nicolas e compagni cercano il bis di domenica. Di fronte c’è un avversario alla disperata ricerca di punti salvezza. E, si sa, nei finali di campionato le squadre che lottano per la permanenza quadruplicano le energie. Ma non serve dirlo a Baroni. Lui lo sa bene e guai ad abbassare l’attenzione. Anche perché la Reggina vuole sognare…

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