Rebus Juve: Bernardeschi più lontano e arrivare a Zaniolo è troppo costoso

Summit in vista per Di Maria e Raspadori. Fagioli in bilico, De Sciglio resta

Il campionato parallelo inizia adesso. La Juventus ha una serie di decisioni da prendere sul mercato, ora più che in passato. In una rosa da ritoccare a prescindere, vanno considerati gli addii di Dybala e Chiellini, che obbligano a rivoluzioni più che a ritocchi. Il punto di partenza, però, è in controtendenza. Il budget bianconero è limitato, come chiarito in estate: c’era spazio per un grande colpo ed è stato anticipato in inverno con Vlahovic. Quei piani prevedrebbero un’estate di cambiamenti limitati, che però si scontrano con le esigenze di classifica. La Juve attuale, modificata con acquisti di medio profilo, sarebbe in grado di correre per lo scudetto? I numeri dicono di no: dopo due quarti posti (o un quarto e un terzo), è complesso immaginare una crescita improvvisa. E allora, la decisione è soprattutto della proprietà: ha senso tornare sul mercato in modo importante — se non prepotente — per dare ad Allegri due o tre calciatori che cambino la situazione?

Piste

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Nei prossimi giorni è previsto un meeting per definire le strategie per l’estate. Da qui si ripartirà. E del resto, ci sono situazioni che necessariamente si evolveranno presto. Il rinnovo di Mattia De Sciglio, ad esempio, può arrivare poco prima o poco dopo la fine del campionato: un accordo di massima c’è, va trovata e formalizzata un’intesa. Molto più in bilico, ma comunque destinato a risolversi prima della fine del mese, il destino di Angel Di Maria. La Juve ha ragionato sull’argentino, che indirizzerà il suo futuro nei prossimi 10-20 giorni. Lui deciderà se la Juve è la priorità per un ultimo anno lontano dall’Argentina, la Juve capirà se ha senso investire su di lui.

Bernardeschi-Fagioli

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Una decisione su Federico Bernardeschi arriverà ancora prima. La Juve e Berna si sono lasciati con l’idea che il club, a breve, formalizzerà la sua proposta per il rinnovo. Il punto è che ora le parti sono lontane. Bernardeschi non vuole scendere sotto i 3 milioni a stagione, cifra che la Juventus non sembra poter (e voler) raggiungere, nel quadro dei risparmi di questi mesi. La svolta positiva non è da escludere ma nemmeno probabile: al momento, più semplice che Federico trovi un estimatore all’estero, dove è seguito da anni. Meno atteso ma comunque delicato il confronto con Nicolò Fagioli, che ha un solo anno di contratto e tanta voglia di giocarsi le carte con Allegri. Anche qui, la Juventus è attesa a una decisione: possibile che Fagioli resti per il 2022-23.

Le grandi variabili, in tutto questo, possono diventare Raspadori e Zaniolo. La Juve valuta entrambi, non è un mistero, ma al momento non sembra pronta a spingere sul 22 della Roma. Convincere Nicolò non è certo un problema, la questione al momento è portare alla Roma un’offerta importante. Un’offerta che non comprenda calciatori, come invece è nell’idea di partenza della Juve. Una proposta così importante non sembra all’ordine del giorno e allora salgono le possibilità che, se non arriveranno altre offerte da club top, la Roma strappi un rinnovo.

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