Rebus Brozovic: slitta ancora l’incontro, ora l’Inter lo mette alle strette

Il croato è in scadenza, deve decidere entro fine anno. Per il club nerazzurro il prolungamento è strategico

Lo aspettavano per un appuntamento importante insieme a suo padre e alla consulente legale che da mesi compare ad intermittenza. Invece Marcelo Brozovic, al rientro dagli impegni con la nazionale croata, s’è presentato alla Pinetina in perfetta solitudine. Tutto ok per Simone Inzaghi in vista della ripresa del campionato, molto meno per l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio, da mesi impegnati a rincorrere il loro regista in scadenza di contratto. Un autentico inseguimento, sinora in punta di piedi. Con il sorriso sulle labbra. Anche perché in questi mesi il centrocampista ha avuto un atteggiamento (in apparenza) costruttivo. Solo in apparenza però, visto che al suo fianco si è notata l’assenza di un punto di riferimento vero e proprio, per non dire un professionista adeguato alla situazione. E il mancato incontro di ieri rientra in questa serie di occasioni perse. È il motivo per cui non si hanno notizie circostanziate sulla trattativa economica vera e propria. Il club intende concedere un riconoscimento, nonostante le note difficoltà finanziarie del momento. Eppure i dirigenti nerazzurri non conoscono con esattezza le richieste del giocatore. Troppa indeterminatezza.

Così i vertici di viale della Liberazione vogliono uscire in fretta da questo limbo. E premono con il giocatore perché il faccia a faccia chiarificatore arrivi in tempi brevi. Lo scopo è quello di evitare i dribbling della famiglia Brozovic. E soprattutto far capire ad Epic che la politica del rinvio è poco gradita. Smentite sul nascere le voci di un interesse per il milanista Franck Kessie (anche lui in scadenza di contratto), è evidente che l’Inter ci tiene a prolungare il legame con il croato, ritenuto fondamentale anche a medio termine. Arrivato nel 2016 dalla Dinamo Zagabria, ha ancora 28 anni e, quindi, è nel pieno della maturità agonistica: la centralità nel progetto di Conte è proseguita anche con Inzaghi, l’inizio del campionato ha confermato come Brozo sia un imprescindibile strumento per dare equilibrio, da un lato protegge il trio di difesa, dall’altro innesca l’azione offensiva.

Ma chi soffia sul fuoco in vista dell’estate? A più riprese sono arrivate indiscrezioni dalla Premier League, con offerte di sicuro interesse dal punto di vista economico. Ma l’impressione è che non ci sia ancora l’opportunità tecnica di suo gradimento. Da un lato, questa considerazione lascia ancora dei margini di manovra per il pressing di Marotta e Ausilio. Ma è da mettere nel conto che Brozo (che teoricamente potrebbe firmare per un’altra squadra già a gennaio) continui a rinviare ogni discorso all’infinito. E, allora, occhio alle contromosse del club. Se Epic non getterà la maschera entro la fine del 2021, tutto lascia credere che la società abbandonerà la linea del riserbo: un po’ com’è appena successo a Firenze con Dusan Vlahovic. Lì Rocco Commisso, con una lettera pubblica, ha messo alla berlina il suo centravanti, consapevole di rischiare una rottura con l’ambiente. Ovviamente nessuno si augura di arrivare a questo punto, ma è chiaro che i vertici interisti vogliono cautelarsi per tempo. Soprattutto se, oltre alle lusinghe inglesi, dovessero comparire delle tentazioni nel nostro campionato. Il rischio peggiore.

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