Real pigliatutto: Haaland e Mbappé, ecco il progetto Galacticos 3.0

Il Madrid è sicuro del doppio acquisto per puntare alla supremazia in Europa. Il nuovo Bernabeu finanzierà i colpi

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

27 febbraio – Madrid (Spa)

E dopo anni di austerity e lavori in corso, alla Casa Blanca sono pronti per lanciare il progetto Galcticos 3.0. Quello per tornare “Reyes de Europa”, per tentare l’assalto alla quattordicesima Champions puntando su due fenomeni e uno stadio nuovo di zecca ancora più galattico dei giocatori che ospiterà. La seconda parte del 2022 nella testa di Florentino Perez dev’essere quella della ritrovata grandeur, francesismo non casuale: deve arrivare Kylian Mbappé, e sul tema il presidente del Madrid lavora da mesi, e con lui anche Erling Haaland. La concorrenza in entrambi i casi è agguerrita e ricca di denari, però Florentino è fiducioso.

Basta guardare la prima pagina di Marca di ieri che sulla foto dei due ragazzoni appena citati scriveva: “Operazione in marcia”. E a corredo: “Il club considera assumibile a livello economico affrontare la doppia bomba e ci prova con ogni mezzo. Kylian si considera totalmente compatibile con il norvegese”. Sulla seconda parte della questione non ci sono virgolettati di Mbappé, nemmeno voci di amici degli amici. È chiaro che il concetto/speranza dev’essere arrivato alla redazione del quotidiano madrileno attraverso una velina partita dalla cupola della Casa Blanca, che magari ha parlato del tema con l’attaccante del Psg che il 9 marzo sarà al Bernabeu per cercare di eliminare il Madrid e proseguire la corsa verso la sua prima Champions. Prima di cambiare aria? Questo sperano al Bernabeu, questo cerca di evitare la Francia tutta, scesa in campo per trattenere il ragazzo figlio di un camerunese e di un’algerina in una specie di questione di Stato che coinvolge tra gli altri Macron e Sarkhozy. Mbappé arriverebbe “gratis”, in quanto svincolato, ma come già verificato con Alaba, preso a fine contratto dal Bayern l’estate scorsa, il concetto è assai aleatorio. Il Madrid per l’austriaco non ha dato un euro al club bavarese ma decine di milioni a famigliari e rappresentanti di Alaba. Sarà lo stesso con Mbappé: un’operazione a costo elevatissimo.

Per Haaland c’è una clausola liberatoria da una settantina diJ milioni, poi ci sarà da pensare al giocatore e alla famiglia. E a Mino Raiola, che Florentino Perez ha messo alla porta da anni e al quale dovrà riavvicinarsi, e non certo gratuitamente. Il Madrid ha quasi un miliardo di debiti, ma si tratta in gran parte di prestiti a lunghissimo termine. In cassa c’è liquidità ed è dal 2019, dai 160 milioni di euro buttati per Eden Hazard (a un anno dalla scadenza di contratto) che alla Casa Blanca non fanno grandi acquisti. E in questi anni hanno sempre mantenuto una politica di salari assai contenuti. A parte Bale, che però si svincolerà quest’estate, così come Marcelo. Due stipendi molto pesanti, il primo pesantissimo, che usciranno dal libro paga di Florentino.

E poi entro la fine dell’anno aprirà il nuovo Bernabeu. Che passerà da 50 a 300 e più giorni all’anno di utilizzo facendo piovere nelle casse una montagna di denaro. Per tutti questi motivi Florentino Perez a chi gli è vicino mostra ottimismo, nonostante i suoi due grandi obiettivi siano desiderati anche da altri. Mbappé dal Psg, Haaland dal City, dove all’inizio del secolo giocò suo padre, e dal Barcellona con Laporta che ai media catalani trasmette un ottimismo simile a quello di Perez. Al Barcellona, nonostante problemi economici molto più gravi di quelli del Madrid e la ristrutturazione dello stadio molto più indietro (deve ancora cominciare) si dicono estremamente fiduciosi del fatto di poter arrivare al norvegese del Borussia Dortmund. Al Madrid di più. E lo stesso vale per Mbappé, per un doblete sensazionale.

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