Ravanelli: “Juve, il tridente è possibile. Da Chiesa ci si aspetta di più”

L’ex attaccante che ha vestito entrambe le maglie: “La Lazio può mettere in difficoltà chiunque, è squadra da Champions”

Antonino Lo Re @AntoninoLoRe

7 novembre – Milano

Lazio-Juve non è mai un match banale. I biancocelesti, nonostante le pesanti assenze, stanno tenendo botta sia in campionato che in Champions. I bianconeri, dopo qualche passo falso di troppo, sono reduci da due vittorie consecutive contro Spezia e Ferencvaros. “Pirlo è bravo, conosce bene i suoi giocatori e li allena tutti i giorni, sa benissimo cosa fare”. La fiducia nei confronti del tecnico della Juventus è totale per Fabrizio Ravanelli. Per “Penna Bianca” 68 gol, uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa Uefa e una Champions League in bianconero. 42 presenze e 10 reti alla Lazio, dove ha aggiunto al suo palmares altri tre titoli.

Dal suo arrivo in panchina, Pirlo ha puntato sulla difesa a 3 con due esterni che spingono molto: la convince?

“La Juventus è in fase di costruzione, poi si può discutere se giocare con due o tre centrocampisti. A me Pirlo piace, bisogna avere pazienza e lasciarlo lavorare con tranquillità”.

In attacco l’imbarazzo della scelta: Ronaldo non si tocca, Morata è in una forma strepitosa e Dybala sta crescendo. Vederli insieme è possibile?

“Assolutamente, possono giocare insieme. Dybala potrebbe fare il trequartista e giocare sulla fascia adattandosi. Non credo che la Joya sia un problema, soprattutto adesso che Morata e Ronaldo stanno facendo bene. È il futuro della Juve”.

E non dimentichiamo Kulusevski.

“È giovane e può avere tutto il tempo a disposizione per inserirsi al meglio. La tranquillità e non forzare i tempi è importante per esprimersi al massimo. Alla Juve può farlo, per me è un giocatore straordinario”.

Per Chiesa rendimento altalenante.

“Bisogna dargli tempo, le sue prestazioni non sono quelle che si aspettano tutti. È arrivato da poco e non ha fatto la preparazione con il resto del gruppo. Le qualità del grande giocatore li ha: velocità, tiro e queste fanno la differenza. Anche lui è il futuro di questa squadra”.

Arthur la grande incognita del mercato bianconero?

“Il brasiliano è bravo a giocare la palla negli spazi corti. Ma non è quel calciatore dal quale ci si può aspettare il lancio lungo per creare palle gol. Avrebbe dovuto posizionarsi da mezzala per fare questo tipo di gioco. Anche con lui bisogna avere pazienza per farlo integrare al meglio. La Juve ha abituato bene i tifosi e le pretese sono sempre alte, ma i grandi risultati arriveranno”.

Questa Lazio non muore mai. E tra tante difficoltà sta reggendo.

“Inzaghi conosce benissimo la squadra e ha tutte le possibilità per poter fare esprimere il suo gruppo al massimo. Lui è avvantaggiato sotto questo punto di vista e secondo me anche quest’anno sarà un grande campionato”.

Nonostante le assenze può far male alla Juve?

“La Lazio, al di là delle defezioni, è una squadra formata per andare in Champions e può mettere in difficoltà chiunque”.

Oltre alle certezze Luis Alberto Milinkovic e il jolly Caicedo, Inzaghi ha tirato fuori dal cilindro Akpa Akpro e Pereira.

“Sono giocatori di grande qualità che faranno bene. Riusciranno ad imporsi in un campionato difficile come quello italiano e potranno dare tante soddisfazioni”.

In ottica Champions le avversarie dei biancocelesti si sono rinforzate: ritornarci è più complicato quest’anno?

“La Lazio non aveva bisogno di rafforzarsi secondo me, è uno squadrone, ha in rosa giocatori formidabili. Se non andasse in Champions League non dico che si tratti di fallimento ma… Deve centrare assolutamente le prime quattro posizioni”.

Chi deciderà la sfida dell’Olimpico?

“Difficile dirlo. È una partita aperta a qualsiasi risultato, non posso dire chi vincerà. Sarà qualche dettaglio a deciderla”.

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