Rashford, Maguire e CR7 rimontano l’Atalanta

In vantaggio con i gol di Pasalic e Demiral, i nerazzurri cedono di schianto nel secondo tempo. Si fa male anche Demiral: la difesa nerazzurra è a pezzi

Per un tempo l’Atalanta ha reso il “Teatro dei Sogni” un incubo per i tifosi del Manchester United. Purtroppo, non è bastato, perché Gian Piero Gasperini ha dovuto far fronte alle molteplici assenze, oltre che a un avversario infarcito di campioni, seppur in un periodo di difficoltà. Alla fine vincono 3-2 i Red Devils in rimonta, dopo essere stati sotto per due gol. E con la vittoria del Villarreal in Svizzera contro lo Young Boys, il discorso qualificazione è più aperto che mai: inglesi primi a 6 punti, spagnoli e Dea a 4, svizzeri a 3.

Che primo tempo

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Gasperini, come a Empoli a gara in corso, arretra De Roon nei tre della difesa, con Koopmeiners confermato in mediana al fianco di Freuler. Le sorprese sono davanti: ancora Ilicic e Muriel dal 1′, mentre Zapata e Malinovskyi partono in panchina. Solskjaer lascia, invece, fuori Pogba. Ronaldo unica punta, alle sue spalle Greenwood, Bruno Fernandes e Rashford. Ma è nella sua metà campo che lo United ha problemi evidenti. Dopo un quarto d’ora di marca Red Devils, infatti, a passare è l’Atalanta. Muriel lavora bene un pallone che Ilicic recapita sulla corsia per Zappacosta, cross basso e zampata sotto porta di Pasalic per lo 0-1. Old Trafford gelato e Manchester scosso. La reazione produce subito al 20′ il tiro di Fred, dopo spunto di CR7 sulla destra, ma Musso è bravo ad alzare sopra la traversa. La squadra di Gasperini soffre il giusto, ma alla prima occasione colpisce di nuovo: è il 29′, Koopmeiners batte a giro con il sinistro un corner che l’acciaccato Demiral (Lovato aveva iniziato a scaldarsi già al 14’…) devia di testa oltre De Gea. Sullo 0-2, l’Atalanta ha forse il torto di non sfruttare lo sbandamento evidente dell’avversario, che si trascina nervosamente sino all’intervallo. Anche se proprio nel recupero, Rashford pizzica la traversa dopo un clamoroso buco di Demiral, sin lì a mani basse il migliore in campo.

Sofferenza

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Che alla ripresa sia in campo un altro United, lo si intuisce subito. In più, la Dea perde Demiral, che lascia il posto al giovane Lovato. Al 48′ Musso dice di no a Ronaldo. Cinque minuti dopo, il muro nerazzurro cade: brutta persa di Ilicic a metà campo, geniale intuizione di prima di Fernandes che mette ancora una volta Rashford solo davanti al portiere e stavolta il nazionale inglese non sbaglia. Gasperini prova a dare la scossa ai suoi cambiando il centravanti: out Muriel, ecco Zapata. Ma adesso l’Old Trafford spinge e lo United fa paura. Al 58′ Greenwood sfonda a destra e sul suo cross deviato, McTominay colpisce il palo. Quindi Musso è super sul diagonale mancino di Ronaldo. Gasp si gioca anche le carte Miranchuk (chi si rivede…) e Malinovskyi e al 71′ l’Atalanta rompe l’assedio con una doppia, ghiotta palla gol: De Gea ferma prima Zapata, poi sulla respinta anche Malinovskyi.

Fine del sogno

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È il momento “sliding doors” della serata. Perché da lì in poi, è un tripudio rosso. Al 75′ Maguire sfrutta un liscio di Freuler e fredda Musso sul primo palo. E all’81’ Cristiano Ronaldo (chi se non lui?) schiaccia alla perfezione di testa il cross di Shaw dalla sinistra. È il gol del sorpasso, è il 3-2 che spezza il sogno dell’Atalanta. Ci sarebbe ancora il tempo per cercare almeno il pareggio, che sarebbe utile in ottica classifica, ma il Manchester United si chiude e rischia poco o nulla. Alla Dea restano le emozioni di una notte da vera Champions, ma nessun punto nella valigia per Bergamo. E il rammarico di aver dovuto giocare in forte emergenza.

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