Ranocchia-Kulusevski: 2-1 al Monza, Allegri riparte dal Trofeo Berlusconi

Senza Ronaldo, Dybala e McKennie la Juve vince anche la seconda amichevole stagionale: sblocca il centrocampista dell’Under 23, lo svedese suggella con il gol una prestazione brillante

dalla nostra inviata Fabiana Della Valle

31 luglio – Monza

Buona pure la seconda, che però vale un trofeo: il 25esimo Berlusconi lo solleva la Juventus davanti a mille spettatori e sotto gli occhi di Adriano Galliani, che comunque non riesce a essere arrabbiato con l’amico Max Allegri. Nel secondo test stagionale i bianconeri battono il Monza 2-1 con una rete per tempo: brillano il baby Ranocchia, autore dell’1-0, e Kulusevski. I padroni di casa riaprono la partita troppo tardi (42’ s.t.) com D’Alessandro.

SENZA CR7

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Allegri conferma il 4-3-3 della prima uscita con il Cesena ma stavolta nell’undici iniziale ci sono solo tre giocatori dell’Under 23, Ranocchia, Soulé e Brighenti. Nel primo tempo c’è spazio per Szczesny, Demiral, De Ligt, Ramsey (in versione play), Rabiot e Kulusevski, tutti rientrati dopo gli impegni con le nazionali. Come Ronaldo, che ha ripreso lunedì scorso però è rimasto alla Continassa a lavorare, perché per il suo fisico da 36enne una settimana scarsa evidentemente è troppo poco per non correre il rischio di infortunarsi. Mancano anche Dybala, che sta smaltendo un affaticamento, e McKennie, non convocato per un problema al tendine del ginocchio sinistro.

GRIFFE RANOCCHIA

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Si parte subito con un test per i riflessi di Szczesny, reattivo sul tiro di Gytkjaer nella prima doppia occasione per il Monza (sulla ribattuta Brescianin sparacchia alto). La Juve però trova l’angolo giusto al 12’ grazie a Ranocchia, che a difesa scoperta la piazza dove Di Gregorio non può arrivare. Il giovane centrocampista dell’Under 23 (2001) è uno dei più vispi insieme a Soulé, tanto che pochi minuti dopo i due confezionano un’altra occasione da gol, che l’altro baby Brighenti spreca malamente. Il Monza balla con la difesa tre impostata da Stroppa, al debutto sulla panchina dell’U Power Stadium, si vede che ha ancora bisogno di lavorarci su e la Juve cerca di approfittarne, ma manca il colpo del k.o. prima dell’intervallo.

KULUSEVSKI CHIUDE

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Lo trova invece nel secondo tempo, quando entrano subito Fagioli (per Ramsey), Rugani (per Demiral) e Perin (per Szczesny): stavolta la firma la mette l’unico big dell’attacco, che approfitta di un errore della difesa del Monza per confezionare il raddoppio (7’). Allegri poco dopo lo sostituisce (dopo averlo fatto giocare ovunque lì davanti: prima a sinistra, poi a destra e infine centravanti) e chiude la gara con il tridente baby Felix Correia, Marques, Aké. Poche indicazioni utili dai nazionali, che sono ancora indietro. Ramsey da play non brilla e Rabiot non ha ancora la gamba giusta per fare ciò che vuole il tecnico, cioè inserirsi. I giovani invece hanno tutti voglia di mettersi in mostra e alcuni (Minetti, Fagioli e De Winter, oltre ai già citati Ranocchia e Soulé) promettono bene. Conoscendo Allegri, avrebbe preferito evitare il gol di D’Alessandro nel finale, che già qualche minuto prima aveva avuto l’occasione per il 2-1.

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