Ramsey-Juve, un nodo da sciogliere in fretta: si lavora alla risoluzione

Il gallese, che rientra dal prestito ai Rangers, è legato ancora per un anno ai bianconeri: non rientra nei piani, a Torino puntano a disfarsi del suo ingaggio. E i suoi agenti…

La Juve prova a risolvere il nodo Ramsey, che in teoria dovrebbe tornare a Torino per onorare il suo ultimo anno di contratto dopo l’avventura temporanea ai Rangers di Glasgow. Il centrocampista gallese non rientra più minimamente nei piani di Allegri, molto presto la dirigenza bianconera tornerà a parlare col suo entourage per trovare un’intesa circa la cessione anticipata. Nuovamente tre le ipotesi al tavolo della trattativa per la exit strategy: risoluzione del contratto a un anno dalla scadenza naturale, vendita a basso costo per favorire l’acquisizione del cartellino da parte di un altro club o nuovamente prestito, in assenza delle condizioni minime per le prime due soluzioni. L’obiettivo della Signora è disfarsi completamente del suo consistente ingaggio, a costo di pagare qualcosa in buonuscita.

COMPARSA

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L’avventura di Ramsey sotto la Mole è stata tra le più sfortunate dell’ultimo decennio. Si era presentato nell’estate 2019 da free agent e con aspettative non da poco, potendo mettere a disposizione del gruppo l’esperienza fatta in precedenza in Premier League con l’Arsenal. Aaron doveva aggiungere qualità al centrocampo, in realtà è stato pressoché una comparsa nei suoi anni in bianconero, a causa dei frequenti problemi fisici che lo hanno tenuto spesso e volentieri fuori dai giochi. La Juve l’estate scorsa si era mossa per cederlo, il gallese però ha puntato i piedi ed è voluto rimanere: teoricamente convinto di potersi ritagliare uno spazio con l’arrivo di Allegri, dopo un buon Europeo con la sua Nazionale; nella pratica, con la permanenza, ha consentito ai suoi agenti di percepire un altro bonus premio fissato all’origine degli accordi con la Vecchia Signora. Max aveva pure provato a coinvolgerlo in un progetto tattico nuovo, ma – dopo i primi test da regista – il giocatore si è tirato indietro.

RISOLUZIONE

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A dicembre scorso i primi confronti tra dirigenza ed entourage del calciatore, che non hanno trovato le condizioni per la rescissione consensuale ma una buona intesa per permettere al centrocampista di cambiare aria. Il club si è detto pure disposto a creare le condizioni favorevoli per eventuali acquirenti e ha affidato agli agenti la piena gestione del caso, ma a gennaio scorso non ha ricevuto alcuna offerta per il trasferimento definitivo. Il centrocampista puntava a destinazioni di prima fascia, in realtà si è poi dovuto accontentare dell’unica soluzione concreta e credibile: prestito secco ai Rangers. Qui ha vissuto le sue solite parentesi in infermiera ma è riuscito anche a vedere il campo e a fare il suo: è giunto fino alla finale di Europa League, l’ha persa per un suo errore dal dischetto alla lotteria dei rigori. La parentesi a Glasgow lo ha comunque in parte rivitalizzato, ora è lo stesso calciatore – insieme ai propri agenti – a spingere per la risoluzione. Sembra poter essere l’unica strada percorribile per lasciarsi definitivamente alle spalle gli anni bui di Torino.

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