Raiola: “Ibra voleva Napoli Higuain? Geniale venderlo”

“La cessione di Higuain è stata geniale, io lo avrei venduto anche per meno di 90 milioni”. C’è Mino Raiola ospite e allora è impossibile non partire dai temi del calciomercato. Dal passaggio del Pipita alla Juventus per finire al grande sogno di Zlatan Ibrahimovic: “Mi ha confidato che avrebbe voluto finire la carriera a Napoli”, così il super agente e protagonista di questa estate di mercato è intervenuto nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” su Radio Crc.

higuain & milik — E allora si parte da Higuain per finire, all’interno dello stesso discorso, a Milik, il centravanti polacco che ne ha raccolto l’eredità nel Napoli di Sarri. “lo avrei venduto anche ad una cifra inferiore ai 90 milioni, è stata una operazione geniale quella del Napoli. Vendere e pentirsi è sempre meglio di non vendere e pentirsi – continua Raiola -. Milik? È stato scaricato dal Leverkusen e quando era all’Ajax era molto criticato perché non era produttivo. Ma se in estate si poteva pensare che 35 milioni erano troppi per Milik, oggi non lo si può più pensare”.

balotelli — Si sfiora l’argomento Mario Balotelli che da poco ha cominciato la sua avventura col Nizza in Ligue1, e Raiola è deciso: “Non volevo più portarlo in Italia per non dargli altre scuse per non far bene. Mario è legato a Napoli, ha una figlia napoletana e poi il tifo azzurro è unico”.

ibrahimovic — Poi è servito il piatto grosso: Zlatan Ibrahimovic. “I presidenti che parlano con me – va avanti Raiola -, hanno la certezza che quello che è stato detto resta tra noi quindi resta tra me il Napoli e il presidente. Abbiamo scelto il Manchester United tempo fa, era il nostro obiettivo e Ibra è stato anche l’obiettivo del club, per cui siamo dove dovevamo essere. Posso solo dire che alla gara di addio al calcio di Ciro Ferrara al San Paolo, Zlatan mi chiamò e mi disse: ‘Mino, io voglio chiudere la carriera a Napoli’, perché la mentalità dei napoletani è quella più vicina a lui e se la Serie A fosse rimasta quella che era, sicuramente avrebbe potuto finire la sua carriera a Napoli”.
la champions — Le ultime considerazioni sono sul formato della Champions. “Sta ammazzando i campionati e le federazioni lasciano fare alla Uefa. Tutti parlano della Champions, ma non è una grande piattaforma perché la vincono sempre i soliti 4 o 5. Sappiamo che con grande probabilità Barcellona, Real Madrid e Manchester City arriveranno fino alla fine e poi potrebbero esserci delle outsider come la Juventus o il Psg. La Champions è un po’ più grande di un campionato normale, ma la noia di sapere più o meno chi la vincerà è reale. Il calcio ha bisogno di una rivoluzione e per farlo bisogna staccarsi dalla Uefa per creare un campionato non europeo dove tutti possono entrare”.

ceferin — E la chiusura è dedicata al nuovo presidente della Uefa Ceferin. “Il nuovo presidente Ceferin? Non sono d’accordo con la Uefa, la fondazione è sbagliata non la persona che ne è a capo, penso che la Uefa non debba avere questi poteri. Per esempio, la Uefa ha una sede bellissima in Svizzera ma poi fa congressi ad Atene e mi chiedo che senso abbia. C’è sempre qualcosa di non trasparente”.

 Gasport 

Precedente Serie A: Sampdoria-Milan, gli scommettitori scelgono i rossoneri Successivo UFFICIALE: Teramo, esonerato Zauli. Panchina affidata a Nofri