Rafa Mir e quell’intrigo legato alla Serie A

Con Lopetegui il rapporto non funzionava: nella scala dei valori, il tecnico lo riteneva solo una soluzione di scorta per l’attacco del Siviglia. E lo aveva inserito nella lista dei giocatori da cedere a gennaio. In Spagna era sbocciata l’idea che il centravanti Rafa Mir, venticinque anni, un metro e 91, tredici gol nel 2021 con l’Huesca e dieci nello scorso campionato con il Siviglia, potesse entrare nella trattativa con la Lazio per Luis Alberto. Una pista, una soluzione, una possibilità per dare forma a un’operazione accarezzata da tempo e sempre sfumata. Ma Jorge Sampaoli, nuovo allenatore del club andaluso, ha cambiato subito le carta in tavolo. E così, nello spazio di poche ore, Rafa Mir è passato dal blocco dei giocatori indesiderati a quello degli intoccabili. Il tecnico argentino lo considera fondamentale per la rimonta del Siviglia, travolto da una grave crisi e scivolato al penultimo posto in classifica: undici punti, gli stessi del Cadice, e uno in meno del Celta Vigo e dell’Espanyol. ?

IL MESSAGGIO – Rafa Mir non si vende, questa la decisione di Sampaoli, che aveva lasciato in estate il Marsiglia per una serie di incomprensioni con il proprietario americano McCourt. A distanza di cinque anni, ha accettato la sfida di tornare sulla panchina del Siviglia. Con il ds Monchi sta studiando una serie di colpi per gennaio: il primo è Lucas Ocampos, che non trova spazio nell’Ajax, mentre l’altro nome caldo resta quello di Luis Alberto, in rotta di collisione con Sarri. Così come rappresenta un punto fermo il recupero di Rafa Mir, gestito da Jorge Mendes e autore finora di due gol in campionato e uno in Coppa del Re. Nell’ultima partita giocata e persa 2-1 con la Real Sociedad, prima della sosta per il Mondiale in Qatar, è stato schierato tra i titolari e ha segnato, giocando con Lamela, Oliver Torres e Isco. Ha un contratto fino al 2027, è un centravanti forte fisicamente, ma rapido e moderno, in grado di partecipare alla manovra.


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