Radu, 25 anni e un futuro lontano dall’Inter: le opzioni per l’ex secondo portiere

Il calciatore romeno festeggia il compleanno e intanto si guarda attorno: il prestito è la formula più gettonata, ma una cessione non è da escludere

Che l’avventura all’Inter di Ionut Andrei Radu non sarebbe sopravvissuta all’estate di calciomercato, lo si era capito già lo scorso febbraio, quando il suo agente aveva protestato in un’intervista per la sola presenza stagionale riservata da Simone Inzaghi fino a quel momento: “È molto deluso. È più forte di André Onana, andrà via a fine anno”. Parole che segnano la fine delle speranze di spazio per il giocatore e la proposta sul mercato per eventuali acquirenti. Poi, il fatidico 27 aprile, è arrivato l’erroraccio di Bologna che è valso la sconfitta e il mancato sorpasso sul Milan. Una permanenza a Milano è perlomeno inverosimile.

La formula

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Nei giorni scorsi il suo agente è tornato a parlare e ha sottolineato la volontà del calciatore di giocarsi le sue chance in Italia, sicuramente con un posto da titolare o almeno con la chance di contenderlo a un collega. Secondo il procuratore lo scenario più probabile è che Radu venga ceduto in prestito e questo permetterebbe, secondo logica, una rivalutazione rispetto a quanto l’Inter potrebbe incassare ora, dopo un anno in panchina e macchiato da un errore pesante. Ciò nonostante, non si può escludere un addio a titolo definitivo, ma questa eventualità dipenderà ovviamente da offerte al momento non pervenute, anche perché due anni fa i nerazzurri sborsarono oltre 10 milioni di euro per riprenderlo dal Genoa.

In catalogo

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È ancora presto per capire quali squadre possano essere interessate a Radu, con un calciomercato che promette di dare il via a un giro di portieri non indifferente. Sarebbe scoperto tra i pali l’Empoli se decidesse di cedere Guglielmo Vicario che ha molto mercato, mentre la Cremonese non avrà più Marco Carnesecchi, in rientro all’Atalanta dal prestito e cercato dalla Lazio. Ma anche altrove gli equilibri potrebbero variare non poco (Salernitana e Lecce, per fare due esempi), offrendo opportunità anche al portiere romeno. Più difficile, ma non impossibile, un’esperienza in Serie B, ma soltanto in una piazza importante con ambizioni di promozione, magari nel caso in cui dalla A e dall’estero non arrivino chiamate convincenti. C’è un ostacolo: il milione di euro di ingaggio netto che non tutti potrebbero essere disposti ad accettare.

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