Rabiot non è blindato, lui guarda in Premier. E c’è aria di addio

Il centrocampista francese è stato il terzo giocatore più utilizzato da Max Allegri, ma in caso di offerte interessanti può partire, anche considerando che Pogba copre una zona di campo simile alla sua. E che il suo contratto scade fra un anno

E’ stata davvero una stagione lunga, per Adrien Rabiot. Il centrocampista francese è stato il terzo giocatore più utilizzato da Max Allegri, in un’annata in cui ha vissuto tra alti e bassi, ma si è dimostrato sempre importante per la squadra. E adesso? Adesso c’è un mercato con una potenziale sorpresa all’orizzonte. Gli incedibili alla Juventus, di questi tempi, sono rari e Rabiot non è tra questi: in caso di offerte interessanti può partire, anche considerando che Pogba copre una zona di campo simile alla sua. Mentre Adrien, dopo tre anni a Torino con tre allenatori differenti (Sarri, Pirlo, Allegri), sarebbe così pronto ad abbracciare con interesse nuove prospettive di carriera. Il suo profilo box-to-box non lascerebbe di certo indifferenti molti club di Premier League, un campionato che l’ha sempre affascinato.

In Inghilterra infatti Rabiot avrebbe potuto iniziare a giocare da professionista, visto che a soli 13 anni fu accolto al centro di formazione del City. E a Manchester Adrien si spostò con i famigliari. L’esperienza però non durò a lungo e, dopo sei mesi, la famiglia decise di tornare in patria. Rabiot in Francia ha spiccato il volo ripartendo dall’accademia del Psg, dove Ancelotti gli permise di esordire in prima squadra nel 2012 e di crescere al fianco di Motta e Verratti, facendone così uno dei migliori centrocampisti della sua generazione. Rabiot è entrato così nel giro della nazionale, dove ormai è considerato uno degli elementi di riferimento dal c.t. Didier Deschamps, che l’ha convocato anche per le prossime gare di Nations League.

Alla Juventus, Rabiot è arrivato da svincolato nel 2019. A volerlo lo stesso Allegri, ma soprattutto Fabio Paratici, che lo seguiva da tempo. In quell’estate però cominciò pure il valzer dei tecnici, con Maurizio Sarri prima e Andrea Pirlo poi che hanno dato spazio a Rabiot in due stagioni complesse per la Juve. E quest’anno si è ripartiti da Max per un’annata di ricostruzione, in cui Rabiot si è confermato tra i titolari: 45 presenze, dietro solo a Morata e Cuadrado. E ancora, 3358’ di campo, preceduto solo da De Ligt e Szczesny. La Juventus però, nonostante questo, è disponibile a valutare offerte per un giocatore che, con 8 milioni netti di ingaggio, pesa molto a bilancio. A sua volta, però, è soprattutto l’ex parigino a sentirsi pronto per nuove sfide.

Le caratteristiche da mezzala sinistra box-to-box, potente, di gamba, ne fanno un profilo ideale per il calcio inglese, dove Rabiot potrebbe in più far valere non solo la cultura tattica acquisita in Italia, ma anche la polivalenza in mezzo al campo, come più volte sottolineato e apprezzato anche da Deschamps. A un anno dalla scadenza del contratto, in Premier, per esempio, potrebbe suscitare l’interesse del Chelsea allenato da Thomas Tuchel, che lo stimava già al Psg. I Blues, arrivati terzi e appena passati per circa 5 miliardi di euro al gruppo di Todd Boehly, pianificano inoltre un mercato da 230 milioni. Insomma, non sarebbero i 20-30 milioni di cartellino, secondo le stime del Cies, a spaventare. Mentre al timone del Tottenham di Antonio Conte, piazzatosi quarto e quindi qualificato per la Champions, c’è proprio Paratici. Ciò non toglie che lo spettro di potenziali sbocchi potrebbe essere ben più ampio non solo in Inghilterra ma anche nel resto del continente. E la sensibilità del centrocampista per una nuova esperienza, pensando anche al Mondiale in Qatar alle porte, non può che facilitare l’eventuale trattativa.

Precedente Bernie Ecclestone, ex patron Formula 1, arrestato/ Pistola non dichiarata in aereo Successivo De Magistris risponde a De Laurentiis: "Mi ha messo il tifo contro, da lui solo parole e parole"