Intervistato da Alessandro Matri per Dazn Heros, Rabiot ha raccontato tutta la propria carriera, fino a rivelare degli aspetti particolari sull’esperienza alla Juventus e sul rinnovo.
Rabiot e il rapporto con Carlo Ancelotti
“Con Ancelotti mi sono trovato molto bene. Lui veniva a vedere la Youth League quando giocavo con l’under 19, poi ha chiesto agli allenatori di mandarmi ad allenare con loro. Mi ha fatto esordire a 17 anni. Era molto carino con me, ero giovane quindi andavo anche a scuola. Era un po’ difficile conciliare il tutto, a volte mi chiedeva di riposare. Avevo un rapporto particolare con Thiago Motta. Me l’aspettavo che sarebbe diventato un allenatore così bravo perché anche da calciatore aveva una idea di gioco ben precisa. Il litigio con Ibra? È stata una cosa di campo che può succedere. Ibra è molto bravo soprattutto con i giovani”.
Rabiot e il rapporto con Sarri
“Inizialmente Sarri non mi ha fatto giocare. La Juventus ha fatto di tutto per acquistarmi, quindi non capivo la situazione. Con Allegri ho trovato la giusta continuità, sono cresciuto tanto con lui. Mi voleva tanto alla Juve, ma poi quando ho firmato è andato via. Le cose sono cambiate un po’, ma ci siamo ritrovati due anni fa. Il feeling c’è stato subito. Conosco la mentalità del mister, ciò che aspetta dalla squadra. Vuole sempre vincere e questo mi piace. Abbiamo parlato tanto durante la scorsa stagione del rinnovo. In vacanza mi mandava molti messaggi per chiedermi se avessi firmato”.
Rabiot e l’elogio ad Allegri
“Lo scudetto è una cosa a parte, ma Allegri ha la mentalità vincente perché ogni giorno ci chiede il massimo. È davvero un grande allenatore. Lui vive le partite al 100%, quando vede che perdiamo un po’ la concentrazione è sempre lì a spingere la squadra. Questo è importante anche per noi, senza parlare dei suoi show che fanno parte della sua personalità. Questo dimostra che ha la voglia di fare le cose per bene fino alla fine. Alla fine, conta vincere, anche soffrendo come accaduto con la Fiorentina”.
Rabiot e il rinnovo
“L’anno scorso abbiamo sofferto tanto per quanto accaduto fuori dal campo. Ora c’è entusiasmo, magari meno esperienza ma più energia. Indossare la fascia da capitano mi ha inorgoglito, soprattutto se penso ai calciatori che sono passati per questo club. Il rinnovo? Ne parleremo più avanti”.
Le assenze di Pogba e Fagioli
“Non è semplice perché Pogba e Fagioli sono calciatori forti, difficile non averli in campo. Pogba è molto importante per la squadra, ha tanta esperienza e porta buonumore nello spogliatoio. Fagioli si allena con noi, ma è stato difficile”
Juve senza coppe
“Sono abituato a giocare ogni tre giorni. Secondo me è difficile avere solo una competizione perché i tanti giorni tra una partita e l’altra ti fanno staccare un po’ con la mente. Quando giochi ogni tre giorni non hai il tempo di pensare neanche a un risultato negativo”.
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