Rabiot: “Il futuro? In Italia sto bene, ma per me conta la sfida sportiva”

Il centrocampista bianconero in scadenza: “Sono sincero, non so ancora nulla. Il Psg? È il passato”

Un presente da protagonista, un futuro incerto e tutto da stabilire. Così Adrien Rabiot, ormai tra i leader della Francia che stasera sfida l’Olanda allo Stade de France, e anche nella Juventus, dove però arriva a scadenza di contratto. Non un problema per la mezzala che non si mette fretta e valuterà con calma nei prossimi mesi, tenendo tutto aperto, mettendo come sola priorità il progetto, come spiega stamane al quotidiano Le Figaro. “Sul mio futuro – dice il bianconero – sarò onesto: non ne so nulla. Come uomo mi piace viaggiare, scoprire altre culture e in Italia sto molto bene: è un Paese che mi piace. Ma poi lascio ogni opzione aperta e vedremo che succede tra qualche mese. Mi piace scoprire cose nuove, ma il calcio e la sfida sportiva rimangono gli elementi più importanti della mia scelta”.

Niente Psg

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Una scelta che sembra escludere un ritorno al Psg, a volte evocato dai media: “Anche se non bisogna vietarsi nulla, il Psg è stato una pagina della mia carriera, da quattro anni sto in Italia, ormai sono passato ad altro e tutto va al meglio sia in campo che nella mia vita personale”. Il presente intanto è anche la Francia: “Sono un leader in campo e non mi è un problema di assumermi grandi responsabilità. Si può essere in spogliatoio, senza necessariamente avere la fascia da capitano. Il c.t. ha deciso che Mbappé sarà capitano e va bene così”.

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