Quella volta che Martinez fece esonerare Mancini

Nel 2013 il c.t. del Belgio guidava il Wigan che, quasi retrocesso, sorprese tutti battendo in finale di FA Cup il City del Mancio. E la sconfitta costò il posto all’italiano

dal nostro corrispondente Stefano Boldrini

29 giugno – LONDRA

Raramente tra due allenatori di alto livello c’è uno squilibrio simile negli scontri diretti: Roberto Mancini conduce 7-1 su Roberto Martinez. Il problema è che l’1 di Martinez quasi pareggia il conto: è l’1-0 ottenuto dal Wigan, quasi retrocesso, contro il Manchester City campione uscente d’Inghilterra, nella finale di FA Cup dell’11 maggio 2013. Mancio aveva ancora la chioma scura. Martinez aveva ancora i capelli. Due giorni dopo, il City esonerò Mancini, con due gare di Premier da disputare. Un esonero brusco e irriguardoso nei confronti del manager che aveva consegnato al club una FA Cup, il trionfo nel campionato inglese atteso da 44 anni, un Community Shield.

AMARCORD

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Il problema è che il destino di Mancini era già segnato. Sollevare un altro trofeo avrebbe permesso al tecnico italiano di salutare da vincitore: una bella soddisfazione personale, dopo mesi di voci di cambio di guida a fine campionato, nel silenzio generale del club. Il mattino di quella sfida di Wembley, il Daily Telegraph sparò la notizia: il City cambia, arriva Manuel Pellegrini. Il tecnico cileno, da tempo annunciato come l’erede di Mancio, aveva appena reso pubblico l’addio al Malaga. Diciamola tutta: non era il miglior contesto per avvicinarsi a un match in cui il Manchester City, strafavorito, aveva tutto da perdere. Il Wigan, a un passo dalla retrocessione, si presentò con una sconfitta pesante rimediata con lo Swansea. Martinez aveva fatto turn over per giocarsi al meglio la prima finale di Coppa d’Inghilterra dei Latics.

IL MATCH

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Pronti via e subito un monologo del City, schierato da Mancini con il classico 4-2-3-1 alternato al 4-4-2, con Aguero e TevEz coppia di attaccanti. Il Wigan, spavaldo, rispose con il 4-3-3, con l’ivoriano Arouna Koné – oggi 37 anni e in forza allo Sivasspor in Turchia -, 11 gol in campionato e 2 in FA Cup in quella stagione. La partita rispettò il copione: City a gestire il gioco e all’assalto, Wigan chiuso per proteggere la fortezza e rapido nelle ripartenze. Un City sul filo dei nervi, dopo una stagione turbolenta, segnata dall’addio tempestoso di Mario Balotelli a fine gennaio per rientrare in Italia, al Milan. Il trascorrere dei minuti e l’ansia per il gol non trovato cominciarono a turbare il City. La doppia ammonizione di Zabaleta all’84’ costrinse la squadra a chiudere in 10. Al 91’, l’incredibile 1-0 del Wigan: corner di Maloney, esitazione di Rodwell e capocciata di Ben Watson, oggi quasi 36 anni e in forza al Charlton, in League One. Martinez, arrivato a Wigan all’età di 22 anni nel 1995, componente del trio spagnolo “Tre Amigos” insieme con i compagni di squadra Isidro Diaz e Jesus Seba, chiuse la sua storia con i Latics con questo trionfo. Otto giorni dopo, la retrocessione in Champiosnhip. Martinez andò a allenare l’Everton e il 3 agosto 2016 diventerà il c.t. del Belgio. Il City fu guidato nelle ultime due giornate da Brian Kidd. Mancini il 2 luglio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera si ritroverà di fronte Martinez, esattamente 2974 giorni dopo quella finale di Wembley: l’occasione perfetta per consumare una rivincita.

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