Quattro minuti per prendersi il Milan e ora la prima da titolare. Diavolo d’un Giroud

Stasera a Valencia il centravanti francese in campo dall’inizio. Per non far rimpiangere l’assenza di Ibra, in attesa di provare a giocare insieme

Un headshot per strappare applausi, consensi e far dire “sì, quel ragazzo è pronto per giocare dall’inizio”. Già integrato. Giroud si è preso il Milan in quattro minuti, è bastato un colpo di testa contro il Nizza, perché quando c’è da risolvere situazioni complicate lui c’è sempre. Stasera, a Valencia, giocherà per prima volta dall’inizio in rossonero (20.30). Leao in panca e pronto alla staffetta, Ibra ancora out. Tocca al campione d’Europa in carica.

SENZA PAURA

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Uno così non ha bisogno di mesi per ambientarsi: parla già la lingua (merito di due nonne italiane), è cresciuto con i gol di Sheva, ha vinto 11 trofei, campione del mondo tre anni fa e quasi 300 gol tra i pro’. Giroud è lo specialista dei gol dalla panchina, risolutore da una vita, quando c’è da battagliare in prima linea non si tira indietro. Un esempio: nel 2019, un paio d’ore prima della finale contro l’Arsenal, Zola chiese a Sarri quale formazione avesse in mente. “Non lo so, ma Giroud e Pedro giocano al 100%. Non hanno mai sbagliato una finale”. E infatti segneranno entrambi. Blues campioni d’Europa League. Giroud è un “9” che non ha paura. Ama le sfide: “Io e Ibra siamo complementari, possiamo giocare insieme”. Per ora ancora no, Zlatan è ai box, quindi 4-2-3-1 con Olivier davanti.

ANTI MALEDIZIONE

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Calcio d’agosto, ma i segnali non vanno ignorati. Giroud è già in palla, in formissima, pronto a fare la guerra per Pioli e per il Milan. Si è visto contro il Nizza e si nota anche negli allenamenti. Ibra punta la prima di campionato del 23 agosto (vs Samp), ma Olivier sgomita e si fa notare. Al debutto ufficiale potrebbe anche giocare lui. Uno schiaffo a quella 9 maledetta che consuma i bomber rossoneri da 10 anni: Pato, Torres, Luiz Adriano, Piatek, André Silva, Matri, Higuain e non solo. Giroud non ci pensa: “Non sono superstizioso, voglio che i tifosi siano fieri del loro centravanti”. Intanto Pioli è contento. Stasera una prima prova di fiducia.

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