Quarantena violata, Tribunale Federale proscioglie il Napoli e De Laurentiis

Il Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis e il responsabile sanitario del club partenopeo Raffaele Canonico sono stati prosciolti dal Tribunale Federale Nazionale in merito alla questione relativa ai protocolli sanitari che sarebbero stati violati a gennaio. Lo ha reso noto la Federcalcio, che ha sottolineato che sul patron degli azzurri e il responsabile sanitario non pesa più alcun deferimento.

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Napoli, De Laurentiis e il responsabile sanitario prosciolti

La Federcalcio, tramite il proprio sito ufficiale, ha reso nota la decisione del Tribunale Federale Nazionale di prosciogliere la società campana dai fatti risalenti a gennaio. De Laurentiis e Canonico, nello specifico, erano stati deferiti “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari, e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del ‘gruppo squadra”. I tre calciatori avevano partecipato, lo scorso 6 gennaio, alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli, nonostante fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, secondo disposizione dell’ASL Napoli 2-NORD.

La sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, formata dal presidente Carlo Sica e altri cinque componenti tra cui il rappresentante AIA Giancarlo Di Veglia, si è pronunciata sulla questione col proscioglimento dei deferiti.

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