Quanto è stato pagato davvero Osimhen? Le cifre secondo l’Equipe

Il giornale francese ha rifatto i conti e tra giocatori acquistati “per il fair play finanziario” del Napoli ma poi spariti dai radar, plusvalenze di rivendita e transazioni varie il Lilla avrebbe incassato “appena” 36 milioni

Non 81,3, ma 36. Sarebbero i milioni incassati dal Lilla per la cessione di Victor Osimhen al Napoli, nel 2020. Almeno secondo la ricostruzione dell’Equipe che ha consultato contratti e documenti per chiarire quello che ormai sembrava essere diventata una sorta di cabala, tra le dichiarazioni dell’ex presidente del club francese, Gerard Lopez, e quello attuale Olivier Letang.

BONUS

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Per l’attuale proprietario del Bordeaux, infatti, il prezzo di vendita dell’attaccante nigeriano è stato di “71,3 milioni più 10 di bonus, legati alla qualificazione in Europa”. Per il suo successore a Lilla, club controllato da una società che fa capo all’uomo d’affari italiano Alessandro Barnaba, la vendita si è fatta invece sulla base globale di 68 milioni. Ma avrebbe garantito al Lilla solo una decina di milioni. Per l’Equipe, il prezzo effettivo è di 71,3 milioni, ma il bonus evocato da Lopez è legato alla partecipazione del Napoli ai quarti di Champions, con quote di 2,5 milioni sui 4 anni del contratto del giocatore. Quindi finora il Lilla non ha incassato nulla.

QUOTE

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Ai 71,3 milioni, insiste poi l’Equipe, vanno sottratte altre quote. A cominciare dai 20 milioni girati poi al Napoli per quattro giocatori. Un’operazione scrive il quotidiano, finalizzata ad aiutare il club napoletano a restare nei limiti del fair-play finanziario, permettendogli di mettere a bilancio come introiti i 20 milioni in questione. Ma anche il Lilla, incassando inizialmente la somma, ne ha tratto beneficio, potendo contribuire così alla chiusura di una linea di credito da 35 milioni, con una banca francese.

GIOCATORI

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Dei 20 milioni, cinque sono stati destinati all’acquisto di Orestis Karnezis, che finora ha giocato una sola gara, nonostante l’ingaggio da 1,2 milioni. Il resto è servito per montare l’operazione con altri tre giovani che di fatto non hanno mai portato i colori del club campione di Francia: Ciro Palmieri, Luigi Liguori e Claudio Manzi. L’attuale presidente del Lilla ne ha rescisso il contratto. E per l’Equipe, il prezzo dei tre giovani è stato “largamente sopravvalutato, come ne testimoniano gli ingaggi dell’epoca che oscillavano trai 5 e i 10mila euro lordi mensili”.

Indennità

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La sottrazione continua. Il Lilla infatti ha dovuto destinare 3 milioni alle indennità di formazione, e una percentuale sulla plusvalenza di rivendita di 8,3 milioni al Charleroi, da cui Osimhen era stato prelevato per 12 milioni nel 2019. Altri 4,5 milioni sono stati fatturati da Banca Ifis per realizzare la transazione finanziaria. E per il momento rimangono congelate le commissioni degli agenti, da 6 milioni, in quanto l’attuale dirigenza vuole vederci più chiaro. In ogni caso, i 36 milioni finali, precisa il quotidiano sportivo, hanno permesso al Lilla di evitare grosse difficoltà economiche nell’estate del 2020.

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