Quanto è mancato Kim al Napoli… Spalletti lo aspetta e De Laurentiis vuole blindarlo

Maurizio Nicita @manici50

19 dicembre – Milano

Le tre amichevoli, con sei gol subiti, hanno fatto sentire la mancanza di Kim Minjae, in difensore sudcoreano che mostrando grande spirito di adattamento si è preso subito il Napoli e anche il cuore dei tifosi azzurri. Mercoledì contro il Lilla non ci sarà, ma Kim è già rientrato a Napoli e da martedì riprenderà gli allenamenti a Castel Volturno. Prima di lasciare Seul, intervistato all’aeroporto, il possente centrale ha smentito ogni voce: “Sono a Napoli solo da sei mesi e questi rumors disturbano. Basta parlare di mercato”. Comunque in gennaio il giocatore non avrebbe potuto spostarsi: perché non lo vuole lui e perché il club non lo permetterebbe.

QUELLA CLAUSOLA

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Ma siccome a luglio c’è una finestra contrattuale che permette al coreano di svincolarsi, ecco che da tempo il direttore sportivo Cristiano Giuntoli lavora con gli agenti del coreano per rivedere e prolungare il contratto del difensore. Infatti nell’estate scorsa è stata firmata anche una postilla che consente al giocatore di svincolarsi pagando una clausola nelle prime due settimane di luglio. Regola valida solo fuori dall’Italia con un pagamento del cartellino che parte da 40 milioni ma arriva quasi a raddoppiarsi su parametri relativi al fatturato di chi acquista. Per fare un esempio concreto un club di prima fascia Premier, tipo Liverpool, ne pagherebbe almeno 70 di milioni di euro.

REUCCIO A NAPOLI

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Una clausola che gli agenti si garantirono nel caso Kim avesse avuto difficoltà di ambientamento. Ma il gigante buono e la sua famiglia si trovano benissimo in città, che dominano dal loro terrazzo su Posillipo. In quella casa che è stata prima di Albiol e poi di Koulibaly. Lo stesso Spalletti ha sottolineato: “Napoli è perfetta per Kim e lui sta bene qui”. Facendo leva su questi sentimenti Giuntoli e il club contano di prolungare il contratto e con qualche bonus eliminare anche per l’estero quella finestra che rischia di diventare un tallone d’Achille.