Quando Weah dribblò tutto il Verona. Corini c’era: “Forse Leao può emularlo…”

L’ex centrocampista, che quel giorno del ’96 era in campo a San Siro: “Provai a fermare George, ma mi saltò. Il resto è entrato nel mito”. Poi parla del pupillo Tonali: “Il vero Sandro è questo”

“Sfortunato protagonista, possiamo dirlo”. Eugenio Corini si definisce così, ma alla fine lo dice col sorriso, senza prendersela. “Sono entrato in uno dei gol più belli della storia del calcio… dalla parte sbagliata”. Saltato in velocità dalla locomotiva George Weah, uno che il primo settembre del 1996 scrisse la storia con una progressione di 80 metri, dalla sua area e quella avversaria, cartolina di un Milan-Verona finito 4-1. “Eravamo a caccia del pareggio, poi lui prese palla nella sua metà campo e puntò tutti. Quando me lo ritrovai di fronte cercai l’anticipo”. Errore. “Avrei dovuto accompagnarlo, troppo veloce”. Quel gol ha un quarto di secolo, 25 anni, ma se ne parla ancora. Weah è diventato presidente della Liberia, Corini fa l’allenatore. E domani c’è Milan-Verona a San Siro.

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