Quando Platini vide Maradona. E si inchinò al nuovo re

1986, una partita che fu un passaggio di consegne tra il fuoriclasse francese e il sublime argentino. A vincere fu Diego, che fresco di Mondiale si prese anche lo scudetto, il primo nella storia degli azzurri

Arriva sempre il momento in cui il destino presenta il conto. L’importante è giungere all’appuntamento con l’adeguata preparazione: rimanerne sorpresi provocherebbe un trauma piuttosto complicato da affrontare e da superare. L’istante fatale, invece, va inteso come parte della normalità, come logica conseguenza dell’avanzare del tempo: non si può essere eterni, non si può vivere di gloria per un’esistenza intera. Quell’attimo, per Michel Platini e per la sua Juve, fu domenica 9 novembre 1986.

Precedente Il nuovo Mou e l’effetto Roma: un capitolo unico nella storia di un tecnico unico Successivo Vlahovic, dentro la crisi: oltre mille minuti senza gol su azione