Gli azzurri, primi nel girone insieme con la Spagna, in gol anche con Immobile e Candreva
ROMA – L’Italia batte senza problemi 4-0 il Liechtenstein a Vaduz. Ma l’obiettivo della vigilia, provare a segnare 8 gol come la Spagna per migliorare decisamente la differenza reti, non viene centrato. Eppure gli azzurri nel primo tempo ne segnano quattro (doppietta di Belotti, Immobile e Candreva) e gli avversari sembrano al tappeto, incapaci di arginare gli attacchi. Nella ripresa però qualcosa si inceppa e il bottino rimane quello del primo tempo. Alla luce dei risultati di oggi, Spagna e Italia condividono il primo posto della classifica con 10 punti, a +1 su Israele e +4 sull’Albania, con Macedonia e Liechtenstein a 0 punti. Dopo l’amichevole di martedì con la Germania, per quanto riguarda le qualificazioni mondiali se ne riparlerà a marzo, con la sfida contro l’Albania.
VALANGA AZZURRA – Nessuna sorpresa nella formazione italiana, che Ventura schiera con il 4-2-4: a destra in difesa c’è Zappacosta. A centrocampo Verratti-De Rossi, davanti Immobile e Belotti supportati da Candreva e Bonaventura. Dieci minuti e l’Italia sblocca il match. Calcio d’angolo, colpisce di testa Romagnoli, Belotti a pochi passi dalla porta devia in rete. Un minuto e arriva anche il raddoppio: assist di testa di Belotti, Immobile a tu per tu con il portiere non sbaglia. Ovviamente l’Italia domina e al 32′ cala il tris: azione di De Sciglio sulla sinistra, passaggio a centro area, Candreva non ha problemi a segnare. Il Liechtenstein ce la metta tutta, prova a difendersi con tutti gli uomini, ma la superiorità azzurra è schiacciante. Prima della fine del tempo, gli azzurri segnano anche il quarto gol: verticalizzazione di Bonaventura, Belotti stoppa e di sinistro supera il portiere.
AZZURRI BLOCCATI – Nella ripresa l’Italia è meno brillante, la manovra decisamente più lenta. E allora il Liechtenstein riesce a difendersi meglio rispetto al primo tempo. L’ingresso di Insigne (insieme a quello di Eder) regala un po’ di brillantezza in più agli azzurri, che però non riescono comunque ad andare più in rete.
