Quagliarella: “Non volevo smettere, aspettavo solo la Samp. In futuro? Panchina o tv”

Fabio Quagliarella traccia un bilancio della sua carriera dopo 24 anni di professionismo e guarda avanti. Oggi fa l’opinionista, ma il futuro sarà il Corso Uefa A da allenatore.

“I l Signore ha voluto che finisse così”: detto senza rimpianti. Fabio Quagliarella, ventiquattro anni di professionismo, 717 partite giocate e 238 gol segnati, oltre a un’infinità di primati, ha chiuso la carriera il 4 giugno scorso al Maradona (“in Serie A a 40 anni e mezzo”), con una città che lo ha celebrato come uno dei suoi figli calcistici più amati. Anche se poi, ammette, “mi sono ritrovato libero e da quel momento a livello mentale ho chiuso con il calcio giocato. Certo, mi mancano lo spogliatoio, l’adrenalina della partita alla domenica, i compagni, ma credo che sarà così per tutta la vita”. Intanto lui si è trasformato in brillante opinionista di Sky (secondo capitolo della sua esistenza) e il prossimo anno si iscriverà al corso per il patentino di allenatore Uefa A, “per vedere in cosa sono più portato. Mi sto prendendo il tempo necessario per valutare tutte le proposte arrivate”.

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