Qatargate, fiumi di denaro sporco sul Parlamento Ue: Italian Connection, inchiesta condotta dal giudice-romanziere

Qatar, fiumi di denaro sporco sul Parlamento Ue: Italian Connection?  Mazzette dal Qatar. Un fiume di denaro per “addolcire “ la Ue e minimizzare gli abusi del regime.

Un intrigo internazionale a guida italiana tanto i magistrati belgi parlano esplicitamente di “Italian Connection” dentro il “Qatargate”. lo scandalo ha ormai una eco mondiale. E non è finita qui.

CONVALIDATI 4 DEI 6 ARRESTI

L’inchiesta belga sulle sospette tangenti versate dal Qatar all’Europarlamento per ammorbidire il giudizio sul Paese arabo che sta ospitando il criticato Mondiale di calcio sta marciando veloce. Quattro fermi su sei  – che diventano sei su otto se si considera i due fermi della moglie e della figlia del “grande facilitatore “ Panzeri (fermi fatti in Italia e convalidati dal Gip di Bergamo) sono stati convertiti in arresto. La Procura federale del Belgio tiene in carcere un poker di (presunti) corrotti/corruttori.

E cioè :  il “regista” Antonio Panzeri, la “spalla” Francesco Giorgi con la sua compagna greca Eva Kaili (vice presidente del Parlamento Ue) e Niccolò Figà-Talamanca, segretario della Ong “No Peace Without Justice”, l’Assiciazione fondata nel 1993 da Emma Bonino (pare a sua insaputa), ex allievo del Virgilio di Roma, plurilaureato e consulente di numerosi governi. Il sindacalista Luca Visentini è stato invece “rilasciato con la condizionale “, sostiene il quotidiano di Bruxelles “Le Soir”, francofono, il più letto in Belgio.

NELLA CRICCA DEL QATAR ANCHE IL DEPUTATO BELGA MARC TAVARELA

Nella retata è finito l’euro deputato socialista belga Marc Tabarella, 59 anni, di chiare origini italiane, da un anno iscritto ad Articolo Uno (segretario Roberto Speranza, ex ministro nei governi Conte 2 e Draghi).

Bel tipo Tabarella. Mesi fa era il critico spietato del Qatar. Famoso il suo aut-aut:”O il regime protegge i lavoratori oppure al  Qatar deve essere tolta l’organizzazione della Coppa del mondo”. Un duro. Poi la clamorosa retromarcia. Oplà. Il 26 ottobre, ospite del canale  televisivo LN24,  la svolta. Dice:”È ridicolo e ipocrita attaccare il Qatar, il Paese ha fatto molti sforzi, soprattutto in termini dei diritti del lavoro”.

La giravolta di Tabarella ha insospettito gli inquirenti, l’hanno messo nel mirino e l’altro giorno, sabato sera, è scattata la perquisizione. La presidente Metsola, come da regolamento, ha dovuto assistere al lavoro della polizia.

IL GIUDICE ROMANZIERE ANTI CORRUZIONE

L’inchiesta sullo scandalo è condotta da un giudice di grande esperienza e notorietà: Michel Claise, 66 anni,  scrittore di romanzi gialli. Insomma è il John Grisham del Belgio. E come il romanziere del Mississippi promette colpi di scena. Ha già detto che “il Belgio non è in regola”. Il Parlamento europeo trema. Sono ancora troppe le zone d’ombra.

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