Pugno duro Juve: niente più Stadium per i tifosi che hanno lanciato oggetti

Il provvedimento dopo il match con la Roma: per la prima volta un divieto di partecipazione alle proprie manifestazioni è stato esteso anche ai tifosi di squadre avversarie

I tifosi che si sono resi protagonisti del lancio di oggetti nel corso della serata di Juve-Roma non potranno più accedere alle manifestazioni organizzate dalla Juventus. Lo ha deciso il club bianconero, applicando il “Gradimento” previsto dal proprio “Codice di condotta” interno. Il provvedimento è stato applicato ad alcuni tifosi bianconeri e, per la prima volta, anche ad alcuni soggetti presenti nel settore riservato agli ospiti: a quei tifosi romanisti che al termine della gara hanno staccato e lanciato un seggiolino verso un altro settore della tribuna, ferendo un tifoso della Juve. Alcuni tifosi juventini hanno invece lanciato durante il match un bicchiere di plastica semi-vuoto e nel recinto una lattina. Per entrambi i casi, il giudice sportivo ha multato i due club. 

PROVVEDIMENTO

—  

Come successo già in altri episodi passati, la Juventus ha collaborato con le forze dell’ordine per individuare i tifosi che hanno rovinato – almeno in parte – una bella serata di calcio. L’applicazione del “Codice di condotta” è una misura del tutto privata, che si aggiunge a quella delle istituzioni: il club tiene molto a garantire agli sportivi che frequentano l’Allianz Stadium un clima civile e di sana sportività. Mai il divieto di partecipazione alle proprie manifestazioni, attraverso il “Gradimento”, era scattato nei confronti di tifosi di squadre avversarie: ciò consente un trattamento omogeneo per tutti i frequentatori dello stadio, in ogni settore; potendo contare – come nel caso degli incidenti di Juve-Roma – sul supporto di un servizio di sorveglianza impeccabile, grazie alle tante telecamere interne.

Precedente In 30mila a Cagliari per l'ultimo saluto a Riva. Le lacrime di Buffon, il ricordo di Spalletti Successivo Echeverri-Manchester City, è ufficiale: "Segue le orme di Julian Alvarez"