Provaci ancora, Hauge: cerca minuti a Firenze per riprendersi il Milan

Jens aveva iniziato benissimo la sua avventura rossonera, poi è stato escluso dalla lista per l’Europa League ed è calato: senza Leao e Rebic, Pioli potrebbe puntare su di lui al Franchi

Visto e rivisto in varie vesti. L’enfant prodige che coglie l’attimo, l’esterno frizzante, il talento arrivato dal Nord, perfino un po’ studente, perché Hauge si è messo a ripassare italiano in aereo dopo aver segnato allo Sparta Praga: “Era l’unico momento libero”. Il norvegese è arrivato al Milan come promessa e in soli due mesi ha convinto tutti, ma ora sta vivendo una situazione inedita: lo stallo. Nell’ultimo periodo ha visto il campo poche volte, contro la Fiorentina potrebbe avere l’occasione di rilanciarsi e far vedere che è il solito Jens, il ragazzo che strappò applausi in una notte magica. Milan-Bodo Glimt 3-2, gol e guizzi sulla fascia. Non è cambiato.

Chance viola

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Hauge è un patrimonio rossonero, ma dopo l’exploit di fine 2020 – 3 gol e un assist tra novembre e dicembre – ha avuto un piccolo calo. Comprensibile tra l’altro: nuovo campionato, nuova lingua, nuovo anno solare del pallone, perché in Norvegia si inizia prima e in questo periodo non si gioca. Questione di clima. Hague ha giocato la prima partita il 16 giugno, dopo 17 gol al Bodo ha scelto il Milan di Ibra: “A volte traduce per me. Mi dà molti consigli”. Soprattutto in questi giorni forse, perché il 21enne è in ballottaggio con Krunic per partire di nuovo dall’inizio dopo 62 giorni (domenica ore 18), ed è pronto a tornare quello del gol al Napoli di un girone fa.

Carpe diem

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L’ultima volta dal 1’ risale a Cagliari-Milan 0-2 del 18 gennaio, poi solo spiccioli di gara: 13’ in casa col Crotone, 7’ a La Spezia, altri 50’ scarsi tra Udinese, Verona e Napoli. Sette gare in panchina e solo tre da titolare in A (Juve, Torino e Cagliari, dopo una sfilza di ingressi in cui ha dato sempre la scossa). Nel mezzo l’esclusione dalla lista per l’Europa League e una gara in Primavera contro la Roma (15 marzo). “Dov’è finito il biondino che 3 mesi fa segnava al Celtic?”, si chiedono i tifosi. Aspetta l’occasione giusta in silenzio, niente fretta, perché il nuovo “carpe diem” può arrivare già domenica a Firenze: Leao è infortunato, Rebic è squalificato, a sinistra può giocare lui. L’esterno da 2 gol in 8 partite dal 1′. Uno per cui Haaland stravede a occhi chiusi: “Hauge è un grande talento”. Ricordate la famosa partita in cui l’ex baby boom del Salisburgo segnò 9 gol? Norvegia-Honduras 12-0? Ecco, Jens gli servì 4 assist. “Erling mi ispira, voglio essere come lui”. Il Milan può aiutarlo: dai 50mila abitanti di Bodo, oltre il circolo polare articolo, a Piazza Duomo. Un bel salto. Nessuna paura.

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