Prosegue l’agonia del Barcellona: 2-2 a Pamplona

PAMPLONA (SPAGNA) – Pare non riuscire più a risollevare la testa il Barça, che alla vigilia del sorteggio di Europa League, dov’è retrocesso dopo la dolorosa eliminazione sofferta in Champions in settimana, non va oltre a un deludente 2-2 nella tana dell’Osasuna. Ai blaugrana, che al momento hanno ottenuto un unico successo corsaro sul campo del Villarreal in campionato, non bastano i gol dei due canteranos Nico e Abde, a cui rispondono David Garcia e il Chimy Avila. E, stasera, potrebbe ulteriormente aumentare il distacco dalla vetta, occupata dal Real Madrid, che prima del fischio d’inizio del derby con l’Atletico può già vantare 15 punti in più rispetto ai catalani.

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Riapparizioni

Preso atto dell’indisponibilità di Jordi Alba e Depay, che si aggiungono alla già lunga lista di infortunati, Xavi inizia la difficoltosa rifondazione del Barça proponendo un undici a dir poco sorprendente, per schema e uomini impiegati, ad iniziare dalla riapparizione di Umtiti, che dopo 13 partite di Liga e 6 di Champions trascorse per intero in panchina, viene finalmente impiegato per la sua prima stagionale, all’interno di un terzetto difensivo completato da Araujo e Piqué. Qualche metro più avanti, i tre centrocampisti Made en la Masia Nico, Busquets e Gavi. Frenkie de Jong agisce da mezzapunta, con Dembelé e Abde larghi sulle fasce e l’unico reduce tra gli attaccanti, Luuk de Jong, che si riprende il ruolo di centravanti. Jagoba Arrasate risponde con un solido 4-1-4-1, che prevede Kike Garcia come unico vero referente offensivo. 

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Botta e rispota

Fin dai primi scampoli si capisce che il Barça, solo a tratti, riesce ad imporre il suo gioco, anche perché il piano di Xavi lascia le fasce spesso e volentieri scoperte, con gli automatismi ancora da rivedere. Fatica, in particolare, Dembelé sulla destra, mentre risulta decisamente più attivo il baby Abde sul fronte opposto. Appena varcato il decimo, i catalani trovano, comunque, il modo di passare in vantaggio, con un lancio improvviso di Gavi per Nico, che controlla all’altezza del dischetto e insacca. Neanche il tempo di festeggiare, però, che l’Osasuna ritrova subito il pareggio con un imperioso stacco aereo di David Garcia, sugli sviluppi di una punizione calciata dal piede morbido di Moncayola. Di qui in avanti i catalani attaccano disordinatamente, senza riuscire a impensierire mai l’estremo difensore locale, Sergio Herrera.

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L’incubo continua

Ad inizio ripresa, il Barça si riporta avanti. Gavi spazza via dal centro dell’area blaugrana, colpendo in pieno il braccio del compagno Busquets, che appare in posizione naturale lungo il corpo. Mentre i padroni di casa protestano a gran voce, parte il vertiginoso contropiede degli ospiti, che si chiude con un centro dalla destra di Dembelé che trova la volée vincente di Abde. Il canterano festeggia il suo primo gol in prima squadra, mentre proseguono le lamentele sugli spalti, per il mancato rigore accordato a favore dei navarri. La gara prosegue tra mille interruzioni, tra cambi e giocate fallose, fino ad arrivare a una manciata di minuti dal termine, quando il subentrato Chimy Avila trova il pareggio con un destro dalla lunga distanza che sorprende Ter Stegen. Il Barça, nei minuti finali, si getta disperatamente in avanti, ma non c’è niente da fare. Solo un punticino anche ad El Sadar per i catalani e i sogni di risalita in classifica paiono svanire sul nascere.

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