Pronti, via: Vlahovic! Poi la Juve regala il pari a Parejo

L’attaccante serbo segna la rete più veloce per un esordiente bianconero in Champions, ma al 66′ lo spagnolo sfrutta un errore difensivo e firma il pari del Villarreal. Si infortuna McKennie

La data palindroma (22/2/2022) porta bene all’esordiente Vlahovic, che firma la rete più veloce di un giocatore bianconero al debutto in Champions League, dopo soli 32 secondi. Per la Juve meno fortunato invece l’esito del match: i bianconeri restano in vantaggio e pure in controllo della gara per 66 minuti, salvo poi capitolare per un agghiacciante errore difensivo: Rabiot perde di vista Parejo, che è lesto ad infilarsi in area e fulminare Sczcesny con un sinistro al volo. All’Estadio de la Ceramica finisce dunque 1-1 l’andata degli ottavi di Champions League (da ricordare che il gol in trasferta non vale più doppio); il secondo round è in programma il 16 marzo a Torino.

Presenti e assenti

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Allegri deve fare a meno di Chiellini, Rugani, Dybala e Bernardeschi, oltre a Chiesa, con Pellegrini e Bonucci inizialmente in panchina ma non al top. Emery deve invece rimpiazzare (col falso nueve Lo Celso) il suo attaccante migliore, Gerard Moreno. Sul fronte opposto Vlahovic e Morata in avanti, con Cuadrado a tutta fascia ma in realtà occupato più a fare il quinto di difesa che non il terzo in attacco. In mezzo c’è Locatelli, con Arthur e Zakaria in panchina. In difesa scelte obbligate negli uomini, non nella disposizione, che vede Alex Sandro ancora centrale con De Sciglio a sinistra.

Lampo Vlahovic

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Pronti via, l’esordiente Vlahovic brucia tutti sul tempo, trasformando in gol il primo pallone che tocca in Champions in gol: sono passati 32 secondi, un suo destro in girata su lancio di Danilo regala il vantaggio alla Juve. Poi con la mano fa il gesto del “bla bla”, una reazione forse più d’orgoglio che polemica. Gli spagnoli non appaiono traumatizzati ma trovano subito la forza e la rabbia di gettarsi in avanti: il primo tempo finirà con il 63% di possesso palla Villarreal, una percentuale che racconta della tenacia e dell’insistenza spagnola, ma non fotografa la buona tenuta della Juve, spesso schiacciata su due linee ravvicinate (a cinque in difesa e a tre a centrocampo, con Morata che spesso arretra a dar man forte), ma pronta a anche a catapultarsi in avanti non appena rientra in possesso palla. Se l’uscita in palleggio è faticosa, assai più efficace è la via del lancio lungo a cercare la sponda o lo scatto di Vlahovic. Agli spagnoli restano dunque un paio di occasioni, con Lo Celso che centra l’incrocio dei pali a Sczcesny battuto al 13’, e una parata del portiere polacco quando dopo tre minuti Danjuma ci prova di tacco. Da parte bianconera, Vlahovic offre un buon pallone al limite a Locatelli che manda alto, come Morata su assist di McKennie. La Juve controlla dunque agevolmente la reazione spagnola, senza rinunciare alla ricerca del raddoppio.

Pareggio di Parejo

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Nella ripresa Alex Sandro cede posto e fascia di capitano a Bonucci, il Villareal spinge ma senza l’aggressività dei primi 45’, la Juve si difende con ordine e calma, pressa le fonti di gioco spagnole e cerca l’intercetto per innescare l’azione offensiva. Come nel primo tempo, gli inserimenti più frequenti nell’area di Rulli sono quelli di McKennie, con Cuadrado ancorato a zolle più difensive perché Pedraza è avversario ostico. De Sciglio prova a sparigliare le carte portandosi in avanti, ora il baricentro della Juve è più avanzato ma le manca velocità per far male. Gli spagnoli non pressano, i bianconeri arrivano in zona-tiro con facilità ma non riescono a farsi pericolosi per imprecisione o scarsa qualità nell’ultimo tocco. Finché al 66’ un errore difensivo enorme consente a Parejo, tutto solo in area, di battere Sczcesny con un letale sinistro al volo. Immediata la reazione di De Ligt, che fulmina Rabiot, reo di essersi “dimenticato” dell’avversario da marcare. Il francese viene poi ammonito. Forse sarebbe richiamato da Allegri in panchina, ma McKennie si fa male su intervento del neo entrato Estupinan e così, al minuto 81, entra Zakaria al posto del texano, dopo che Arthur aveva sostituito Locatelli al 71’. Vlahovic chiama Rulli a un intervento non banale, Pellegrini dà il cambio a De Sciglio vittima di crampi, la Juve va in sofferenza nel finale ma resiste senza troppi rischi, e il primo round finisce qua.

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