Promesse e futuro: dopo la Serie A Fagioli conquista anche la Juve?

Il regista aveva previsto in agosto la promozione della Cremonese. E ora? Lui vorrebbe tornare in bianconero ma…

L’aveva pronosticato. E pure postato su Instagram: oltre alle indubitabili doti calcistiche, Nicolò Fagioli ha forse anche capacità profetiche. O banalmente un grande fiuto, quello che lo ha portato ad intuire presto (il 27 agosto scorso) tutte le potenzialità della sua (al momento) squadra, quella Cremonese che, per l’appunto, venerdì è stata promossa in serie A, 26 anni dopo l’ultima apparizione. Manco a dirlo, è stata una nottata di festa e canti, a partire dagli spogliatoi dello stadio comasco, dove Nicolò Fagioli ha diretto i cori, come da videoricordo sui social e di festeggiamenti a Cremona, dove la squadra è rientrata in pullman oltre la mezzanotte, arrivando in piazza del Duomo. E lui l’aveva pure previsto chattando con un amico, messaggio che ha postato su Instagram, accompagnato da una leggera rettifica: “Non li porto in A, ma è stato il gruppo a portare me. Ma sono dettAgli!! Sono stato di parola”. Un post, il suo che non è passato inosservato, fra gli altri, ad Enrico Chiesa, che si è complimentato co fagioli, così come il compagno di squadra e di Under 21 Luca Valzania, fino ai nemici-amici Samuele Ricci (Torino) e Sandro Tonali (Milan).

Cremona, tappa fondamentale

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Che l’esperienza di Cremona sia stata oltre che vincente anche assai utile al suo percorso professionale è testimoniato dalle parole di Nicolò stesso subito dopo la conquista della A: “Un’annata fantastica. La Cremonese è stata la scelta migliore fatta con la Juve. Devo tutto a questa società, mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà. Sono felicissimo di questa vittoria, ho pregato che succedesse. Uscivo da uno spogliatoio di ragazzini dell’Under 23, qui c’è più pressione. Sono stato felicissimo della squadra che mi ha sostenuto. Siamo un grandissimo gruppo, è la miglior qualità della squadra. Pecchia? Lo avevo nell’Under 23, sapevo cosa voleva da me. Spero di averlo accontentato”. Si direbbe di sì, come confermano i tanti elogi virtuali postati, fra i tanti, da Marchisio, da Ezio Greggio, dall’ex grigiorosso nonché nazionale argentino Abel Dezotti e all’omonimo Nicolò Rovella, compagno in Under 21 e forse anche di Juve, nella prossima stagione, divertiti dal video dei festeggiamenti nello spogliatoio dopo la vittoria di Como.

Il futuro è ora

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E ora? Ora il presente già diventa futuro: Fagioli è di proprietà della Juve, titolare di un contratto che scade nel 2023. Lui, piacentino cresciuto nel vivaio della Cremonese prima di vestire il bianconero fra il 2015 e il 2020, vorrebbe tornare alla base, ma la fresca promozione in A della Cremonese apre uno scenario nuovo, che potrebbe tradursi per il ventunenne regista in un nuovo prestito, ma stavolta da titolare nella massima serie, in una squadra e in un club che già lo conosce, e che – a partire da Braida e Pecchia – sarebbe felicissimo di una sua riconferma. Alla fine sarà ovviamente la Juve a decidere il da farsi, all’interno di un discorso che coinvolge i vari Rovella, Ranocchia e Miretti, con Allegri che lo stima e già lo conosce ma potrebbe anche volerlo studiare da vicino dopo l’esperienza in Serie B, mentre la società parlerà col suo procuratore D’Amico di contratto e futuro. Ma questa sarà la prossima puntata, ora è presto per fare previsioni su come andrà a finire.

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