Primavera, un grande Bologna batte 3-0 il Milan: rossoneri sorpassati

BOLOGNA – E’ una vittoria importantissima, quella ottenuta oggi dal Bologna Primavera contro il Milan: la squadra di Luciano Zauri ha piegato 3-0 i rossoneri, superandoli in classifica, 14 punti a 12.

Jungdal, l’errore costa caro

Dopo un avvio di partita caratterizzato da un affondo a testa (prima Rabbi per i rossoblù, poi Maldini per i rossoneri), il risultato si sblocca a favore dei felsinei. Farinelli si libera con classe di tre marcatori a centrocampo, serve Viviani che alza la testa e pesca Rabbi: Jungdal esce male e subisce il gol di testa dell’attaccante di casa. Il Milan non si scoraggia e con Di Gesù impegna Molla: il rossonero stoppa e tira un pallone confezionato dalla coppia Tonin-Robacki, ma si vede parare la conclusione. Il finale della prima frazione è di marca rossonera: la squadra di Giunti assedia gli emiliani, prima con un tiro di Brambilla dal centro dell’area ribattuto da Molla in due tempi e poi con una chance di Tonin, che non sfrutta lo spazio creatogli da Mionic.

Rabbi, doppietta di classe. Farinelli freddo dagli 11 metri

L’uomo più pericoloso nel Bologna continua a essere Rabbi, inarrestabile quando sfonda a sinistra e crossa al centro. All’11’ è proprio il numero dieci rossoblù a firmare il raddoppio e la doppietta personale: Vergani prolunga in profondità il rinvio di Molla, Rabbifinta il tiro col sinistro mandando al bar Oddi, poi col destro trafigge Jungdal. Giunti corre ai ripari stravolgendo la squadra: dentro El Hilali, Saco e Nasti, ma ormai il pallino del gioco è del Bologna. Vergani sfiora il terzo gol, con un colpo di testa indisturbato a centro area. Il 3-0 non arriva neanche sul rigore concesso per fallo in area di Michelis sullo stesso Vergani, dato che Jungdal neutralizza il tiro dal dischetto del centravanti scuola Inter. Nelle fila rossonere il più ispirato è El Hilali, che tuttavia non capitalizza un tocco volante di Nasti in area. Farinelli, tra i migliori in campo, riparte in velocità nel recupero e conquista un altro rigore: lo stesso numero otto rossoblù si presenta dagli undici metri e batte il portiere ospite con un elegante scavetto.

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