Primavera, il Toro doma la Fiorentina tra le polemiche: 2-1

TORINO – Al Toro l’incornata riesce bene: nella sfida d’alta classifica con la Fiorentina, dal vago sapore play-off, i ragazzi di Giuseppe Scurto riescono a prevalere di misura al termine di 90’ vibranti e a tratti anche spigolosi. Un (2-1) sofferto ma fortemente voluto, grazie alle reti su rigore di Gineitis e Caccavo. Con questo successo (terzo di fila), i granata salgono al terzo posto, in attesa della sfida di lunedì tra Verona e Frosinone.

Torino-Fiorentina 2-1

Due squadre in salute, reduci entrambe da due vittorie consecutive, strizzano l’occhio alla zona play-off: il Torino di Giuseppe Scurto un filotto da tre vittorie l’ha visto solo nelle prime tre gare di campionato, la Viola di Alberto Aquilani in trasferta sin qui s’è ben disimpegnata (8 punti in 6 gare), ma cerca un acuto importante. A Vercelli la Viola si presenta con Distefano falso nueve e la mossa sulle prime pare pagare dividendi, con i padroni di casa costretti a trovare un modo per arginare la verve del giovane attaccante, ma al 14’ un improvvido fallo di Kayode ai danni di Jurgens consegna al Torino il rigore per scappare sull’1-0, prontamente trasformato da Gineitis. La reazione della Fiorentina è immediata e frutta dopo soli 2’ la ritrovata parità: punizione di Favasuli, stacco aereo di Krastev e palla alle spalle di Passador. La partita è equilibrata e spezzettata, senza particolari occasioni degne di nota. Al 38’ un bell’invito di Nardi per Berti non viene recapitato solo per la tempestiva uscita di Passador. Al 43’ però il Torino, un po’ a sorpresa, trova il nuovo vantaggio: nel tentativo di anticipare Caccavo, Krastev si appoggia lievemente sulle spalle dell’attaccante granata e tanto basta per indurre Lovison di Padova ad assegnare il secondo rigore di giornata a favore dell’undici di Scurto, trasformato dallo stesso Caccavo. La gara diventa nervosa e nella ripresa gli animi tendono a surriscaldarsi in fretta. Distefano in avvio ha un bello spunto ma Anton rimedia all’ultimo, poi ci prova in diagonale al 19’ ma Passador riesce a respingere e a evitare il tap in di Berti da due passi, smanacciando via la sfera. Al 25’ è Capasso ad esaltare i riflessi del portiere di casa, che si salva in corner. Al 27’ altro episodio chiave: dopo un intervento di Kayode ai danni di Caccavo, non ravvisato dal direttore di gara, il giocatore del Toro si rialza reagendo con un calcetto ai danni del giocatore avversario, che per tutta risposta accenna una reazione. L’arbitro vede solo quest’ultima parte ed espelle il giocatore della Fiorentina, “graziando” il torinista (entrambi peraltro erano già ammoniti). In 10 la Viola perde efficacia nella metà campo avversaria e nel finale Martinelli deve dire di no a Weidmann, andato a un passo dal 3-1. Al triplice fischio animi caldi e nervi tesi, ma la festa è tutta granata.

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