Prima perla parigina di Messi: 2-0 del Psg a Guardiola. E che debutto per Donnarumma!

Gigio brilla all’esordio in Champions, la squadra di Pochettino vince 2-0 contro il City nella sfida galattica aperta dal gol di Gana Gueye e chiusa da una pennellata della Pulce, al primo gol con la nuova maglia. Anche Verratti tra i migliori

Tra emiri, sceicchi e principi, quelli del Parco, sono una Pulce (la Pulce) e un Gigio a illuminare la notte delle stelle per eccellenza di Champions League tra le squadre più glamour del reame, Psg e Manchester City. Leo Messi festeggia con il gol al maestro Guardiola, il suo primo col nuovo club, il debutto casalingo europeo in maglia parigina. Gigio Donnarumma celebra con una recita da protagonista, uno spettacolo tra i pali, la sua prima volta assoluta in Champions League, dando sicurezza oltre che salvando a più riprese il risultato tra il gol di Gana Gueye che ha orientato la partita dopo 8 minuti e quello di Messi che di fatto l’ha chiusa a un quarto d’ora dalla fine sul definitivo 2-0. Il City, dominante nel secondo tempo e in campo con personalità anche prima, avrebbe meritato di più. Ma se non segni…

ALL STAR GAME

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Sulla mappa della Champions è la guerra dei mondi, o forse di due facce dello stesso mondo, lo scontro geopolitico tra due club-stato, e stato non significa Francia contro Inghilterra bensì Qatar contro Abu Dhabi, l’emiro Al Thani contro lo sceicco Mansour, e i loro dobloni nella gara a chi allestisce lo show più stupefacente. Che stavolta mette in scena la prima lontana da Barcellona di Leo Messi contro Pep Guardiola, a rendere più stuzzicante il palcoscenico per eccellenza dello spettacolo più atteso della Champions, i tre tenori del Psg con il pepe fresco delle polemiche tra Mbappé e Neymar. Anche con un cast del genere, non sono provincialismo i riflettori su Marco Verratti, che al rientro dall’infortunio al ginocchio è quello che parte più forte per i parigini ed esce dopo il 2-0 con una standing ovation per una prova di nuovo da top europeo, e Gigio Donnarumma, che ribalte così sembra averle calcate da sempre ed esibisce sul campo i suoi argomenti nel ballottaggio da urlo con Navas.

TUTTI A DESTRA

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La marcia in più al Psg arriva da destra, dove l’asse Hakimi-Messi semina il panico e dal triangolo con Mbappé al vertice nasce il meglio dei parigini, a partire dal gol all’8’: Leo insiste sulla destra, il marocchino accende il taglio di Mbappé che dalla linea di fondo cerca il passaggio indietro per Neymar, che cicca ma alle sue spalle c’è Gana Gueye, e la sua botta nell’angolino non perdona, 1-0. Ma a destra arriva il meglio anche del City, che pian piano passa dal solo possesso all’incisività con le combinazioni tra Bernardo Silva e un Mahrez imprendibile che costringono a rinculare in aiuto proprio Gueye.

LA MANO DI GIGIO

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Qui è decisivo Donnarumma, smanacciando su Mahrez, poi parando una botta di Cancelo, infine respingendo sull’incornata da due passi di Dias su angolo. Ma c’è anche spazio per un’incredibile doppia traversa al 26’ di Sterling e Bernardo Silva che grazia Gigio, e poi con un intervento da terzino di Neymar proprio su Mahrez subito prima del riposo. Incattivito dallo svantaggio e già punito severamente dopo un primo tempo giocato almeno alla pari, il City torna poi dallo spogliatoio ancora più mordace e meno lezioso: meno palla al piede, più passaggi filtranti dalla trequarti per mettere davanti alla porta ora Sterling, finalmente cavalcato a sinistra, ora De Bruyne.

LA PENNELLATA DI LEO

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In trincea la risposta ancora la dà Gigio, che si fa scappare un pallone sull’uscita ma poi respinge di piede, poi esce coi pugni e infine controlla un tiro da fuori, tutte e tre le occasioni sul piede del belga. C’è spazio perfino per un salvataggio in scivolata in area di Verratti su Grealish, il Psg è schiacciato, la palla balla a lungo sull’area piccola di Pochettino, coi parigini a imparare sul campo una prova di resistenza quando si pensa che siano solo lustrini e paillettes, e la palla a quei tre davanti neanche arriva più. O quasi: minuto 74, Messi in campo aperto si appoggia alla sponda al vertice dell’area di Mbappé, accarezza il passaggio di ritorno e sfuggendo a Laporte affresca una parabola dal limite che si insacca alle spalle di Ederson. Game, set and match, ma per sicurezza Donnarumma ci mette un altro paio di volte la manona, su un diagonale ravvicinato e una punizione last minute, per negare a Mahrez anche il gol della bandiera. La concretezza abbellita dalla classe: pur sempre una prova di forza.

Precedente Milan, è una beffa pazzesca: l'Atletico vince su rigore (che non c'è) al 97'! Successivo Entella, pari spettacolo con l'Olbia. Ok Reggiana e Ancona