Prima l’Argentina, poi la firma con l’Inter: Lautaro rinnova, tutti i retroscena

Accordo fatto per il rinnovo del Toro fino al 2025: il suo diventerà lo stipendio più oneroso per le casse del club. E sparisce la clausola

L’Inter investe su Lautaro Martinez. Investe come per nessun altro giocatore della rosa. L’accordo è stato raggiunto dopo un incontro tra i dirigenti nerazzurri e l’agente dell’attaccante, Alejandro Camano. Le firme arriveranno al rientro del giocatore dagli impegni con l’Argentina, i contorni sono questi: 6 milioni di euro netti a stagione più bonus fino al 2025, ovvero due anni in più della vecchia scadenza. E nel nuovo accordo non ci sarà alcuna clausola rescissoria, come quella da 111 milioni che la società di Zhang inserì nel 2018 quando prese il centravanti dal Racing.

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Investimento

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L’investimento è al top, si diceva. Perché nessun giocatore costa all’Inter tanto quanto Lautaro. Non è tecnicamente il calciatore con lo stipendio più alto: ci sarebbe Eriksen (per quanto la Fifa copra interamente lo stipendio dopo il malore accusato, fino a un massimo di 365 giorni), di sicuro con un ingaggio più alto in rosa – partito Lukaku – ci sono ancora Sanchez e Vidal. Ma sia per i due cileni sia per lo stesso Eriksen la società beneficia del Decreto Crescita: vale a dire che al lordo lo stipendio dei tre “pesa” meno di quanto effettivamente non gravi il nuovo accordo di Lautaro, vale a dire circa 12 milioni di euro lordi netti a stagione.

Equilibri

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I numeri aiutano a capire. E danno la dimensione di quanto l’Inter abbia voluto tenersi stretto Lautaro una volta perso Lukaku. Non si fa mistero a dire che l’addio del belga ha in qualche modo favorito l’accelerazione per l’accordo sul Toro. Ma la volontà del club nerazzurro è sempre stata chiara, anche quando l’argentino ha cambiato agente mandando all’aria un rinnovo già definito la scorsa primavera. Il giochino è costato all’Inter almeno un milione e mezzo netto in più. Ma fin da inizio estate, nel pieno della cessione di Hakimi e quando ancora l’addio di Lukaku non era d’attualità, l’idea nerazzurra era quella di allungare la scadenza oltre il 2023.

Dopo Bastoni

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La tempistica non è casuale. Lautaro inizia la stagione con un altro status, dentro e fuori dal campo. Il fuori è, appunto, merito del nuovo accordo che è in sintonia con le prestazioni delle ultime stagioni e rispetta anche equilibri di spogliatoio che, in caso come questi, sono sempre delicati. Ma il nuovo status di Lautaro è anche dentro il campo. Per la prima volta da quando veste il nerazzurro, il Toro è il riferimento numero uno dell’attacco: non lo è stato con Icardi, non lo era neppure con Lukaku. Il rinnovo di questi giorni è utile dunque a mettere in discesa la stagione appena iniziata. È il secondo rinnovo concluso dall’Inter dopo la vittoria dello scudetto. Il primo era stato Bastoni, i prossimi saranno Brozovic (in scadenza) e Barella, che aspetta venga onorata una promessa in piedi dal 2019. E l’Inter ha tutta la voglia di sistemare la questione a breve, senza far passare troppe settimane.

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