Questo è un capitolo inedito delle Città invisibili di Italo Calvino portato alla luce da un cronista paziente che propone la trilogia del Presidente rampante, dell’Allenatore dimezzato e del Direttore sportivo inesistente. Castello e Volturno sono due città che si guardano, profondamente diverse. Castello è piena di specchi, Volturno è piena di trabocchetti. Castello è ricca di sale cinematografiche, Volturno è ricca di patiboli. A Castello vive un signore agiato, a Volturno un francese trasparente. Negli specchi di Castello si rimira l’agiato signore, tra i trabocchetti di Volturno cammina il trasparente francese. A Castello il signore agiato decide che le vie del signore francese sono finite. A Volturno il signore francese si spezza ma non si piega. Nato il 24 maggio, il signore agiato mormora. Nato il 20 febbraio sotto il segno dei pesci, più giusto e libero se vuoi, meriterebbe un’altra vita, il francese trasparente non sa che pesci pigliare. Il popolo grida abbasso il signore agiato, abbasso il francese trasparente. Comm’è bella, comm’è doce ‘a città di Rudi in croce. Comm’è brutto, comm’è niente, ha fallito ’o presidente. Il francese si offre, è qui la testa. L’agiato signore indugia, riflette: sapore di male, un gusto un po’ amaro di cose perdute. C’è un uomo in mezzo al mare, oh preside’ venitelo a salvare.
De Laurentiis a Garcia: sistema la difesa
Castello e Volturno si guardano. Aurelio e Rudi si guardano. Vieni c’è una strada nel bosco, dice Aurelio a Rudi e aggiunge ovunque sei, se ascolterai accanto a te mi rivedrai. Castello e Volturno diventano una cosa sola. Aurelio sussurra a Rudi hai sbagliato tante volte ormai che lo sai già. Rudi implora ne me quitte pas, il faut oublier. Aurelio un po’ duro: sai, c’è una ragione di più per dirti di andar via. Rudi: famme chello che vuo’ indifferentemente. Aurelio: la mia fede è troppo scossa ormai, ma proviamo anche con io, non si sa mai. Rudi: sapessi com’è strano darsi appuntamento a Miano, tu abbràcciame e cchiù forte astrìgneme. Tra Aurelio e Rudi nasce l’Intesa, una banca di impegni. Rudi: insieme a te, unito a te, la nostra vita si trasformerà. Aurelio: je so’ pazzo e ci ho il popolo che mi aspetta. Rudi compiacente: voglia ‘e sunnà dint’’e vicoli ‘e ‘sta città. Crisi e bisi, Castelvolturno si rappacifica. Presidente e allenatore, coppia e incolla, uniti al comando. Garanzia reciproca, due cuori e una caparra. Aurelio e Rudi, il matrimonio misto più riuscito della storia. Il Napoli si rianima col Duo Fasano e va lontano. Sembra riuscita l’operazione tièneme ca te tengo, in due va meglio. Son tornate a fiorire le cose e gli azzurri inseguon festosi. Mamma, mormora il popolino mentre si batte il petto, abbiamo rinunciato allo scudetto? L’ultima raccomandazione di Aurelio: oh Rudi, metti a posto la difesa, bisogna vincere di corto muro.
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