Premio Pablito al bomber della B: “Paolo lo riteneva il campionato più difficile”

Presentato il riconoscimento che andrà al capocannoniere di Serie B, quasi certamente quest’anno Coda del Lecce. La moglie di Rossi: “Gli piaceva essere ricordato proprio così, con le braccia al cielo in segno di vittoria”

“Gli piaceva essere ricordato proprio così, con le braccia al cielo in segno di vittoria”. Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, accarezza con l’emozione negli occhi il premio Pablito, presentato oggi a Milano. Una creazione unica, fortemente voluta dalla Lega B, che finirà nel salotto del capocannoniere del campionato in un evento da organizzare al termine dei playoff. Realizzato dall’artista Luca Saladino in una lega d’alluminio utilizzata in aeronautica, è – come lo definisce l’autore – “indistruttibile ed eterno, come il ricordo che abbiamo voluto fissare”.

coda in testa

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La scultura, del peso di tre chili e mezzo, finirà con grande probabilità nel salotto di Massimo Coda: il centravanti del Lecce è saldamente in testa alla classifica marcatori con i suoi 20 gol, inseguito a quota 13 dal compagno di squadra Strefezza. Per Coda sarà il bis della passata stagione, ma segnare più di tutti, in questo campionato, avrà un valore maggiore. “Paolo Rossi, oltre che il campione del mondo amato dall’intero Paese, è il simbolo della nostra mission – le parole del presidente di Lega, Mauro Balata –, la Serie B punta alla valorizzazione dei migliori talenti italiani che questo campionato può lanciare verso una carriera meravigliosa. In una stagione di grande crescita di contenuti tecnici sul campo, nella tecnologia e nella visibilità internazionale, è per noi ancora più importante legare all’immagine della Serie B quella di Paolo Rossi e i valori che ha sempre rappresentato per il calcio italiano”.

origini

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“Paolo era legatissimo alle origini della sua carriera in Serie B -, racconta la moglie -, lo riteneva il campionato più difficile e allo stesso tempo più formativo. A Vicenza con il tecnico Giovan Battista Fabbri ha vissuto il momento determinante del cambio di ruolo, da ala in centravanti.

Ma soprattutto ha sempre raccontato ai ragazzi la sua storia: partendo dalla B con grinta, determinazione e voglia di non arrendersi, si può arrivare ovunque. Sono orgogliosa di questo premio, che rappresenta esattamente il suo carattere”.

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