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Precampionato da titolare: occasione Tonali, così può riprendersi il Milan

Con Kessie all’Olimpiade è il momento di onorare la fiducia ribadita da Maldini e Massara. Per dimostrarsi un patrimonio anche in vista della Coppa d’Africa di febbraio

Nel futuro di Sandro Tonali c’è una parola che ora brilla forte, fondamentale, illuminata con le luci a neon come le insegne di Times Square: occasione. Con Kessie all’Olimpiade e un quarto mediano ancora nell’ombra, il ragazzo di Lodi può alzare la testa e dire a Pioli che può contare su di lui. “La mia crescita sarà quest’anno”. I titolari sono Bennacer e l’ivoriano, il tandem perfetto non si tocca, ma dietro di loro scalpita Tonali, fresco di riscatto dal Brescia e reduce da una stagione di alti e bassi. Trentasette partite, ma anche diverse pause. Maldini e Massara, però, hanno risposto con i fatti: investimento e fiducia.

STIMA

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Il test con la Pro Sesto è stato convincente. Squadra di Serie C, calcio di luglio, ma Tonali ha giocato 45’ a buon livello nel 6-0 rossonero, telecomandato da Pioli a bordocampo. “Copri”, “avanza”, “stai basso”. “Allarga il gioco”. Consigli e dritte che sanno di stima, fiducia, immutata da sempre. Nonostante un paio di stilettate pungenti, ma a fin di bene: “Nel calcio o mangi o vieni mangiato”. Tonali vuole prendersi tutto. In fondo ha 21 anni, la fame del giovane talento e la nomea di predestinato. Pende sulla testa da anni. Mister Boscaglia, il primo a crederci ai tempi del Brescia, disse che Sandro aveva “la testa di un 50enne nel corpo di un 17enne”. L’anno scorso ha vissuto una stagione di alti e bassi, ma a casa Milan non hanno mai pensato di lasciarlo andare. Ora cerca il riscatto.

OCCASIONE

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Con Kessié a Tokyo, Tonali giocherà titolare nel precampionato. Sabato c’è il Modena, altra squadra di C, ore 17 a Milanello. Una nuova occasione per far convincere Pioli. C’è di più: a gennaio ci sarà la Coppa d’Africa, quindi Kessie e Bennacer lasceranno Milano per un po’ lasciando scoperta la mediana. Tonali prenderà il posto dell’algerino insieme a un quarto ancora avvolto nel mistero. Pobega intriga, potrebbe restare, ma la società si sta guardando intorno (piace Bakayoko, già al Milan con Gattuso nel 2018-19, 42 partite e un gol). Sandro è un patrimonio della società e vuole dimostrare di essere da Milan: “Giocare 37 partite qui è come farne cento da un’altra parte”. Il prossimo anno ci sarà la Champions, quindi più spazio. Più competizione. Serve la testa del 50enne.