Porto-Inter, il caso: fuori mille tifosi nerazzurri con biglietto: esame dell’Uefa

INVIATO A OPORTOL’Inter ha presentato un esposto, l’Uefa si riserva di aprire un’inchiesta, il Porto si rifugia nelle disposizioni delle autorità locali per motivi di sicurezza. Nelle stesse ore in cui Ceferin si schierava con l’azione legale dell’Eintracht Francoforte, contestando il divieto di trasferta a Napoli, in Portogallo un migliaio di tifosi nerazzurri hanno vissuto una notte da incubo, senza riuscire a entrare allo stadio per assistere al match di Champions per cui avevano acquistato il biglietto. Tutti accalcati su una scalinata esterna al settore ospiti e in attesa che la partita finisse, perché al danno si è aggiunta la beffa: le forze di polizia portoghesi li hanno costretti a restare nell’area blindata intorno allo stadio sino a mezzanotte temendo si potessero disperdere in città. Non si è verificato alcun incidente. Erano in larga parte famiglie con bambini, non tifoseria organizzata, raccolta all’interno del settore ospiti.

Esposto

La protesta del club nerazzurro è stata confermata. “FC Inter esprime la massima solidarietà nei confronti dei propri tifosi, provenienti da tutta Europa e in possesso di regolare tagliando ai quali è stato vietato l’ingresso al Do Dragão. A seguito di decisione unilaterale del Porto, moltissimi sostenitori interisti, tra i quali numerose famiglie con bambini, sono stati segregati in una zona di contenimento nei pressi del settore ospiti e lì trattenuti per tutta la durata della partita a cui non hanno potuto assistere, esponendoli così a una grave condizione di tensione e potenziale pericolo. FC Inter chiede a Uefa di intervenire affinché si faccia luce su quanto accaduto e che situazioni di questo genere, in contrasto con i principi cardine di sportività, uguaglianza ed inclusione, non si ripetano mai più, a difesa di tutti i tifosi”: 

Reazione

A Nyon hanno preso le distanze. “L’Uefa è stata informata che un gran numero di tifosi ospiti ha acquistato i biglietti nei settori di casa dello stadio. I regolamenti Uefa stabiliscono che il 5% della capienza deve essere concesso alla squadra ospite in un’area riservata per i propri tifosi. La responsabilità per la sicurezza e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita (il Porto, ndr) e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. L’Uefa sta esaminando il caso“.

Fatti

Nel pomeriggio si sono formate file lunghissime ai tornelli. Lo stadio ha continuato a riempirsi sino all’intervallo. In tanti avrebbero preso il biglietto per settori neutri sul sito del Porto senza trovare blocchi, previsti solo se acquistati dall’Italia. La cattiva sorpresa allo stadio: il tornello non “validava” l’ingresso. A quel punto i tifosi venivano dirottati al settore ospiti e di nuovo stoppati dopo aver esibito il documento italiano. Sono riusciti a entrare, sopra la curva del Porto, alcuni ragazzi rientrati ieri a Roma che avevano acquistato il biglietto attraverso la piattaforma Viagogo. Le autorità locali avevano definito “a rischio elevato di incidenti” il match con l’Inter. Lunedì il Porto aveva lanciato un avviso. “I biglietti per tutti i settori del do Dragão, ad eccezione dei posti destinati ai tifosi ospiti e rimessi in vendita al club ospite, sono esclusivi per i sostenitori del Porto. In tal senso, per motivi di sicurezza, non sarà consentito l’accesso ai tifosi del club ospite in possesso di biglietti non acquistati direttamente dall’Inter“. La trattativa tra i due club sembrava aver partorito l’accordo diplomatico: ingresso consentito in settori neutri a patto di non indossare sciarpe o vessilli nerazzurri. In via della Liberazione sostengono che l’intesa sia stata disattesa.

Scandalo in Portogallo, i tifosi dell'Inter restano fuori

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Scandalo in Portogallo, i tifosi dell’Inter restano fuori


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