Polonia-Italia 0-0: Mancini ancora in testa al girone ma quante occasioni specate!

DANZICA – Un’Italia bella a tratti ma eccessivamente imprecisa spreca troppo e non riesce a conquistare una vittoria contro la Polonia che sarebbe stata fondamentale per allungare in classifica sull’Olanda. Con Immobile tenuto in panchina da Mancini per tutta la partita, la squadra azzurra gioca con determinazione su un campo pessimo ma si divora almeno tre palle gol clamorose con Chiesa, Pellegrini ed Emerson graziando Lewandoswki e tenendo aperto il discorso per il primato nel girone di Nations League.

Italia, le scelte di Mancini: Belotti titolare, fuori Immobile

Mancini tiene a sorpresa in panchina Immobile facendogli saltare la sfida tra bomber con Lewandowski. Gioca Belotti accanto a Chiesa e a Pellegrini, preferito inizialmente a Kean per sostituire Insigne. In difesa c’è Emerson.

Primo tempo, mancano i gol ma non le emozioni

La prima frazione è divertente, giocata su livelli più che accettabili. L’Italia riesce ad arginare bene il pericolo numero uno Lewandowski che praticamente non tira mai in porta. Questo non vuol dire che la Polonia non sia pericolosa. Tutt’altro. I padroni di casa partono forte, spinti dal pubblico sugli spalti, e creano subito una palla gol con Klich che mette in area un pallone teso per il bomber del Bayern Monaco anticipato di un soffio e in modo decisivo da Bonucci. L’Italia non sta a guardare e con Pellegrini prima e Belotti poi costruisce due buone chance non concretizzate. E’ questo il problema azzurro: crea molto – anche se spesso non con la dovuta precisione – ma non finalizza. Esempio lampante è un errore clamoroso di Chiesa all’11’ che  a due metri dalla porta sguarnita riesce a calciare alto un cross perfetto di Belotti. Un’occasione irripetibile che manda su tutte le furie Mancini. Il danno rischiava di trasformarsi in beffa quando al 17’ Bonucci sbaglia un retropassaggio lanciando a rete Klich: il cross dell’esterno per Lewandowski suona come una sentenza per Donnarumma ma a salvare gli azzurri è un recupero prodigioso di Emerson che ribatte in angolo il pallone velenosissimo.

Jorginho gioca tanti palloni ma un paio di errori in appoggio rischiano di essere letali per i suoi compagni. Il campo di gioco rovinato in molti punti non aiuta gli azzurri di Mancini, tecnicamente superiori dagli avversari. L’attacco fa i movimenti giusti con Pellegrini che offre il solito contributo in termini di fiato e cuore. Belotti combatte facendo a volte confusione ma servendo ai compagni i palloni più pericolosi del primo tempo. Del tridente è Chiesa il più deludente. Il neo juventino corre tanto sulla destra ma spesso sbaglia le scelte mostrando una preoccupante imprecisione al momento di concludere. L’ultima chance del primo tempo capita sul sinistro di Pellegrini che sotto misura non riesce ad infilare il tap in vincente su assist di Belotti per una ribattuta decisiva di Glik.

Ripresa, quanti errori nei passaggi!

La ripresa mantiene i ritmi del primo tempo ma la confusione nelle scelte e nei passaggi aumenta anziché ridursi. L’Italia riesce comunque a mantenere il controllo della partita riuscendo a costruire una buona palla gol con un colpo di testa di Emerson da ottima posizione a lato di poco. A venti minuti dalla fine Mancini mette Kean per il deludente Chiesa. Nella Polonia entra Milik. Emerson ha un’altra buona occasione all’80’ ma la serata storta davanti alla porta polacca continua. Entrano anche Caputo e Berardi (ma non Immobile) per tentare il colpaccio finale ma questa non è una serata di gol per l’Italia di Mancini. All’89’ i padroni di casa sfiorano il gol-beffa con Linetty in contropiede: decisiva la deviazione in angolo di Acerbi. L’unica consolazione nello 0-0 di Danzica è il primato mantenuto grazie al pari tra Bosnia e Olanda. Mercoledì prossimo contro gli orange servirà una Nazionale più concreta in attacco. Magari con Immobile in campo.

Precedente Coronavirus, come leggere il bollettino della Protezione Civile e i dati sul contagio

Lascia un commento