Pogba, terrorizzato e costretto a pagare: il clan voleva milioni di euro

A marzo le minacce in un appartamento di Parigi, il gruppo con il fratello e gli ex amici d’infanzia chiedeva 13 milioni di euro per aver “assicurato la sua incolumità” per anni. Attesi provvedimenti della procura parigina

Ricatti, minacce con le armi ed estorsioni. E 100 mila euro già versati al gruppo di estorsori. Emergono nuovi particolari della vicenda che ha coinvolto Paul Pogba. Secondo Rmc, in una versione confermata anche da Franceinfo, il centrocampista della Juve avrebbe già versato 100 mila euro, anticipo della richiesta da 13 milioni di euro avanzata dal gruppo di amici d’infanzia e dal fratello maggiore Mathias. Come Pogba ha rivelato agli inquirenti, il gruppo pretenderebbe la cifra come pagamento “a coloro che lo hanno protetto per anni”, e “assicurato la sua incolumità”.

Solo l’intervento dei banchieri, che rifiutarono il prelievo richiesto dal centrocampista bianconero, impedì che fossero subito versati 3 milioni di euro. Dopo le minacce subite in un appartamento di Parigi durante l’ultimo ritiro con la nazionale, alla presenza di due uomini armati, Pogba riuscì a racimolare 100 mila euro, a titolo di risarcimento, e firmò un documento assicurando che avrebbe pagato la somma, ma questo non sarebbe bastato a fermare le azioni del gruppo. Così Pogba ha presentato denuncia in Italia.

Le indagini

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Le autorità italiane hanno informato la procura di Parigi il primo agosto scorso e il 3 è stata aperta un’indagine a Parigi per “tentativi di estorsione di una banda organizzata”. Ora è al lavoro l’Ufficio centrale per la lotta alla criminalità organizzata e sono attese le prime decisioni.

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