Pogba, semaforo verde per il ritorno alla Juve. E con un triennale scatta anche lo sconto

Il centrocampista francese dà la priorità al club bianconero ma l’ingaggio va limato

Quella tra Paul Pogba e la Juventus è una relazione sempre meno segreta. Passano le settimane e i contatti si fanno sempre più frequenti e proficui: vanno ben oltre i messaggi di simpatia (ma si può chiamare anche nostalgia) mandati ciclicamente dal nazionale francese ormai a scadenza di contratto con il Manchester United.

Volontà e conti

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La realtà è che il Polpo s’è confrontato di recente con il suo agente Mino Raiola e gli ha detto chiaramente di privilegiare la soluzione juventina, a dispetto delle allettanti proposte di Real Madrid e Psg. Questa linea preferenziale ha ovviamente dei risvolti economici, considerato che ora la società dei Glazer gli garantisce uno stipendio da 14 milioni netti più consistenti bonus. Cifre in questa fase proibitive per una Juve che deve sgonfiare il monte-stipendi per recuperare la retta via della sostenibilità. Ma nei piani dell’a.d. Mauro Arrivabene ci sono alcune mosse che possono riaprire le porte della Continassa allo scalpitante Paul. Ci sono, innanzitutto i benefici dell’ormai noto Decreto Crescita: con il risparmio del 50 per cento sulle tasse, ad esempio, gli attuali 14 milioni netti per il giocatore costerebbero al lordo 21 milioni (non i 28 canonici). Ma non è da escludere che Pogba sia disposto anche a rinunciare a qualcosa se il nuovo legame con i bianconeri dovesse avere una base triennale, cioè sino al 2025.

Uscite decisive

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Ovviamente siamo in una fase assolutamente interlocutoria, ma è significativo che la dirigenza juventina su questo fronte goda di un sostanziale vantaggio. Per entrare nel vivo, comunque, la società della famiglia Agnelli ha bisogno di ulteriori risparmi. Sarebbe indubbiamente agevolato il lavoro di Federico Cherubini se a gennaio Aaron Ramsey dovesse trovare una nuova sistemazione: in tale caso il bilancio juventino si alleggerirebbe di uno stipendio da 8 milioni netti. Se insieme a lui uscisse di scena qualcun altro dei centrocampisti ora meno utilizzati da Allegri, allora, il giochino sarebbe praticamente fatto.

Investimenti

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Un fatto è certo. Il discorso di Andrea Agnelli all’ultima assemblea dei soci ha permesso di capire che non mancheranno gli investimenti importanti per riportare in alto il club nel più breve tempo possibile. Insomma, gli investimenti sono assicurati. Sotto questo profilo Pogba trova il gradimento di tutto il mondo bianconero. Oltre al feeling del giocatore con i suoi compagni di squadra (Dybala su tutti), non va sottovalutato proprio il legame con Allegri. Prima di fare le valigie per la Premier Paul aveva dato il meglio di sé nella Juve, indossando anche la maglia numero 10. Poi, all’Old Trafford non ha trovato la stessa fiducia, ecco perché ritiene di potersi togliere un bel po’ di soddisfazioni rivestendo la maglia che lo ha reso importante. Sotto il profilo tecnico il Pogba-bis può avere una duplice funzione: schierarsi al fianco di Locatelli in un 4-2-3-1 particolarmente offensivo o tornare al ruolo di mezzo sinistro in un più classico 4-3-3. In ogni caso questa trattativa dà la dimostrazione che alla Continassa si pensa in grande: acquisti mirati, puntando al meglio. È in questa direzione anche la caccia al nuovo centravanti. Il lavoro compiuto sinora per Dusan Vlahovic ha portato a dei risultati parziali, eppure i vertici bianconeri non mollano la presa. La concorrenza è agguerrita, la Juve non è da meno.

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