Pogba, Juve e Mondiale: via al conto alla rovescia

TORINO – Il Polpo rivede la luce. Mancava ancora un passo sulla strada del ritorno alla normalità, un ulteriore step in direzione del definitivo rientro in campo: bisognava ricominciare a lavorare con i compagni per iniziare l’ultima fase del recupero. Pogba l’ha compiuto ieri, quando ha ripreso ad allenarsi parzialmente con la squadra. Siamo allo striscione dell’ultimo chilometro, insomma; l’ultimo tratto di una corsa diversa da quella che Paul si era immaginato per l’inizio della sua seconda vita in bianconero. Un percorso fatto di dedizione, applicazione quotidiana, forte motivazione e duro lavoro per superare l’intervento chirurgico al menisco laterale del ginocchio destro di inizio settembre. Un’operazione effettuata con oltre 40 giorni di ritardo rispetto a quanto consigliatogli da diversi esperti dopo l’infortunio di fine luglio durante la tournée negli Stati Uniti. Al giocatore era stato prospettato di andare immediatamente sotto i ferri per risolvere il più in fretta possibile il problema, strada preferita naturalmente pure dal club. Pogba, spinto anche dalla voglia di non perdere il Mondiale, aveva preferito attendere, optando, ad inizio agosto, per la terapia conservativa – fatta di piscina, palestra e lavoro in campo – della durata di cinque settimane. Dopo un mese però la scelta si è rivelata infruttuosa, tanto che, appena ha provato a forzare i ritmi, il dolore si è ripresentato e il francese si è dovuto comunque operare. Conseguenza: otto settimane di assenza, in pratica quasi tutta la prima parte della stagione. La riabilitazione ha funzionato e ora è tornato anche il sorriso sul volto di Pogba: «È solo il primo giorno…» ha detto in un breve video comparso sui social del club in cui si vede Paul con il volto disteso e soddisfatto, impegnato nelle esercitazioni atletiche.

Juve, finalmente Pogba: il francese torna a lavorare in gruppo

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Juve, finalmente Pogba: il francese torna a lavorare in gruppo

Obiettivo Psg

Piano piano, passo dopo passo, il rientro si avvicina. L’obiettivo è essere di nuovo a disposizione di Allegri ad inizio novembre tra la sfida di Champions League con il Paris Saint Germain (in programma il 2) e quella con l’Inter (in calendario il 6). Non è escluso neppure che Pogba possa tornare nella lista dei convocati già prima: difficile per il Benfica, considerato che i due mesi di stop scadono ad inizio de mese prossimo; magari per la trasferta di Lecce del 29 ottobre, anche soltanto per ritrovare le sensazioni dell’atmosfera della partita. In ogni caso, il traguardo non è lontano. La data effettiva dipenderà dalle sensazioni del francese, da come risponderà d’ora in poi il ginocchio, visto che adesso si inizierà ad alzare i ritmi in allenamento e a ricercare nuovamente le giocate di un tempo. In attesa magari di un collaudo in amichevole, come previsto per Chiesa, per il via libera definitivo.

In Qatar?

Il pensiero di Pogba e rivolto naturalmente anche al Mondiale. È una lotta contro il tempo per mettere almeno qualche minuto nelle gambe per poter far parte della Francia che difenderà il titolo vinto quattro anni fa in Russia. Il Ct Didier Deschamps lascia la porta aperta pur senza sbilanciarsi: «Paul sta andando bene. Sarà convocato? Questa è un’altra cosa, deve essere guarito e penso che lo sarà. Dopo c’è il secondo aspetto che è quello atletico: è passato del tempo dall’ultima partita che ha giocato. Prima di pensare alla condizione fisica, in ogni caso, l’importante è che sia guarito. Penso che lo sarà ed è già una buona cosa». Il resto si vedrà ma Pogba vuol riprendersi tutto: la Juve e la Francia.

Deschamps sul recupero di Pogba: "Segue il protocollo e sta bene"

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Deschamps sul recupero di Pogba: “Segue il protocollo e sta bene”

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