Pogba in fuorigioco, la Juve lo scarica. Futuro bianconero a rischio

Escluso col Friburgo e multato dopo il ritardo. Il francese ha un contratto fino al 2026, ma la stagione è sempre più fallimentare. Le valutazioni della società sono negative, ma per motivi contrattuali ed economici (se va via saltano i benefici del Decreto Crescita) non si è ancora deciso che cosa fare

Neanche il tempo di archiviare il caso dell’espulsione lampo di Moise Kean a Roma che in “casa Juve” ne scoppia un altro. Il protagonista è Paul Pogba, ieri sera non convocato per la partita di Europa League contro il Friburgo.

Non una esclusione tecnica e stavolta nemmeno una scelta dettata da motivi fisici. Il francese è stato punito per questioni comportamentali. Massimiliano Allegri, in accordo con la società, ha deciso di non chiudere gli occhi di fronte al ritardo di Paul, mercoledì sera presentatosi nel ritiro della Continassa dopo l’orario fissato. L’appuntamento, come sempre, era per il tardo pomeriggio, prima della cena. Il Polpo è arrivato lungo e Allegri, da sempre molto rigido e rigoroso nel rispetto delle regole, non ha fatto sconti all’ex Manchester United. Niente convocazione con il Friburgo e multa in arrivo, come già successo a Kean per il fallo di reazione su Gianluca Mancini e la conseguente espulsione 40 secondi dopo l’ingresso in campo nei minuti di recupero dell’Olimpico.

Allegri e Calvo

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“Paul – ha spiegato Allegri a margine della partita – è arrivato in ritardo alla convocazione. Non è una questione di punizione, ma credo che nel rispetto delle regole sia stato giusto mandarlo a casa e averlo a disposizione dalla prossima partita”. Alle parole dell’allenatore si sono aggiunte anche quelle di Francesco Calvo, il responsabile dell’area sport della Juventus: “Pogba è arrivato in ritardo, grande o piccolo che fosse. Ma ci sono delle regole. La disciplina all’interno del gruppo è fondamentale. Dai giocatori più rappresentativi come Paul ci aspettiamo che siano da esempio per gli altri. Non siamo delusi, perché Pogba si sta impegnando. La decisione è stata spontanea tra allenatore e società, poi in automatico scatterà la multa”. Oltretutto, stando a quanto filtra dagli ambienti bianconeri, il ritardo di Pogba è arrivato al termine di giorni non propriamente impeccabili alla Continassa.

Il futuro

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Pogba era già stato punito per un ritardo nel 2012, quando era un talento in rampa di lancio e sulla panchina bianconera sedeva ancora Antonio Conte. Tutto un altro Paul. Già, perché il centrocampista, prossimo ai 30 anni, in estate è stato ingaggiato anche come leader e guida per i più giovani, ma fin qui ha vissuto una stagione con pochi minuti (35’ in tutto, divisi in due spezzoni) e tanti problemi. Un’annata maledetta. Dall’infortunio al menisco esterno di fine luglio durante la tournée negli Usa all’iniziale volontà di procedere con una terapia conservativa nonostante gli specialisti optassero per un intervento immediato, divenuto poi necessario a settembre. Dal nuovo stop muscolare di fine ottobre, con tanti saluti al Mondiale, alla riabilitazione un po’ a rilento di inizio 2023. Alla fine Pogba è stato convocato per la prima volta il 29 gennaio (90 minuti in panchina contro il Monza) e ha inaugurato la sua seconda vita juventina soltanto la scorsa settimana, subentrando prima nel derby contro il Torino e poi nella gara dell’Olimpico contro la Roma. Troppo poco per chiunque e a maggior ragione per un giocatore arrivato sì a parametro zero dopo lo svincolo dal Manchester United, ma pur sempre con lo stipendio più alto della rosa (8 milioni più 2 di bonus). Il ritardo di mercoledì rende ancora più salato il conto stagionale di Pogba e anche le valutazioni della società. In questo momento, anche solo per motivi contrattuali (accordo fino al 2026) ed economici (se il francese non resta almeno due anni in bianconero, il club perde i benefici legati agli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita), alla Continassa non si portano troppo avanti con i pensieri, ma certamente non sono soddisfatti. Nel calcio le cose possono anche cambiare in fretta e certamente Pogba di questo passo rischia di rovinare anche il suo futuro in bianconero.

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