Pogba e Kroos? Macché, all’Europeo esplode Locatelli: “Gruppo fantastico”

Doveva essere la riserva di Verratti, ma ora si ritrova in vetta alla classifica marcatori dell’Europeo con CR7, Lukaku e Schick. E la sua quotazione sale, vertiginosamente

dal nostro inviato Stefano Cantalupi

16 giugno – Roma

Pressa, lancia, s’inserisce, calcia da fuori, finalizza. Pogba? Kroos? Sbagliato: Manuel Locatelli, stasera più che mai. Standing ovation (anche della panchina) e stato di grazia assoluta per il centrocampista del Sassuolo, gioiello del mercato che si è appena aperto e soprattutto tesoro azzurro: i due gol che hanno steso la Svizzera lo mandano a letto in vetta alla classifica marcatori dell’Europeo, insieme a Ronaldo, Lukaku e Schick. Gente che fa un altro mestiere. Doppietta per l’Italia nella fase finale di un grande torneo internazionale senza essere un attaccante: roba da predestinati, o almeno da uomini capaci di spostare l’asticella del proprio limite sempre un po’ più in su.

CARATTERE

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Ci sono due Locatelli nella storia della Nazionale. Ugo, anche lui centrocampista, che vestì l’azzurro a cavallo delle due Guerre. E poi Manuel, che l’Europeo probabilmente non l’avrebbe giocato, se si fosse disputato davvero nel 2020. Manuel che qui doveva essere la riserva di Verratti, o comunque il primo cambio dei tre tenori in mezzo al campo. La pandemia e l’infortunio del regista del Psg hanno rimescolato le carte e Locatelli ha pescato un paio di jolly, dimostrando sul campo di meritarseli alla grande. Del resto, la personalità non gli è mai mancata, nemmeno quando l’altalena del calcio, dopo averlo lanciato in alto con quel super-gol alla Juve nel 2016, gli aveva fatto conoscere l’amarezza di essere sacrificato dal Milan per ragioni di bilancio. Via, è ripartito. S’è rimboccato le maniche al Sassuolo, ha trovato in De Zerbi la guida perfetta per migliorare la comprensione del gioco e ora eccoci qui, tutti in piedi ad applaudire la sua maglia numero 5 che ci catapulta agli ottavi di Euro2020 con un turno d’anticipo.

DUE PERLE

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Il battesimo del gol in Nazionale l’aveva già avuto a marzo, andando a bersaglio in Bulgaria nelle qualificazioni al Mondiale. All’Olimpico, però, stasera ha spiccato un salto in un’altra dimensione. Fantastica la rete che ha sbloccato il match: apertura illuminante per Berardi – altra stella brillante del Sassuolo – e taglio verticale in area ad appoggiare il pallone alle spalle di Sommer. E siccome anche il tiro da fuori fa parte del suo bagaglio tecnico, il 2-0 l’ha firmato così, con un rasoterra dal limite che ha punito la disattenzione della difesa svizzera.

FUTURO PROSSIMO E ANTERIORE

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E ora che succederà, per il 23enne più felice di Lecco? Cosa gli riserverà il futuro? Il primo a determinarlo sarà Roberto Mancini, che col recupero di Verratti avrà un discreto problema di scelta e di abbondanza quando il pallone all’Europeo scotterà di più. Poi ci sarà il mercato. Manuel ha già manifestato all’a.d. Carnevali l’intenzione di lasciare il Sassuolo per tornare in una big, i neroverdi monetizzeranno il più possibile la cessione, com’è giusto e inevitabile che sia. Che alla Juve piaccia Locatelli non è un mistero, ma i 40 milioni di cui si parlava prima dell’Europeo rischiano di non bastare più. Nemmeno per l’Arsenal e gli altri top team europei interessati. Ci sarà tempo per parlarne: stasera solo pensieri azzurri.

umile

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Ma Manuel, eletto Man of the Match della partita, resta low profile: “Questo premio lo voglio condividere con i miei compagni. Li ringrazio. Io ora inamovibile? No, non penso. Spero che Marco Verratti possa tornare, è un campione che può fare la differenza. Siamo un gruppo fantastico, io voglio rimanere con i piedi per terra e godermi l’europeo. Il primo gol è stato bellissimo, su assist di Berardi, lo dedico alla mia famiglia e alla mia fidanzata. Il secondo è per tutti gli italiani, speriamo di regalare altre emozioni”.

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