Rieccolo. Domenica sera c’era anche Paul Pogba a San Siro. La presenza del Polpo non è passata inosservata in tribuna d’onore. Vuoi per la stazza del campione francese, vuoi per il look sgargiante del numero 10 bianconero, che sfoggiava un occhialetto fashion a corredo di una sciarpona color panna in pendant con la felpa con cappuccio che sbucava fuori dal giubbotto biancoceleste.
Il centrocampista della Juventus si è intrattenuto a parlare a lungo con l’ex difensore della Vecchia Signora Lilian Thuram nel pre-partita ed è ancora legatissimo al mondo Juve. Per questo si è presentato a Milano come un tifoso qualunque. Una mossa dettata dalla volontà di sostenere i compagni nella sfida contro la capolista della Serie A.
I prossimi giorni si preannunciano decisivi per il futuro di Pogba, che spera in un esito positivo del processo per doping così da poter tornare in campo. I legali di Paul avevano formulato istanza per chiedere il rinvio della data del processo, che era stata inizialmente calendarizzata per il 18 gennaio. E la richiesta ha trovato pieno accoglimento. Tanto che la prima udienza si terrà dopo il 14 febbraio. Un mossa impostata dalla difesa per organizzare al meglio la propria tesi, al fine di evitare che si concretizzi la richiesta della Procura della FIGC, che ha chiesto per Pogba – risultato positivo al Dhea il 20 agosto, in un controllo dopo la prima sfida di campionato contro l’Udinese – una squalifica di 4 anni. In aula si giocherà quindi la partita più importante della carriera del francese, che rischia di restare a lungo nei panni del semplice tifoso.
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