Poco show? Macché: per l’Inter di Conte 108 gol in un anno. Quasi la metà nell’ultima mezz’ora

Eguagliato il record di reti nell’anno solare, come nel 1961 e 2007. Lukaku re con 35 centri, poi viene Lautaro. Ma il terzo bomber è…

Il primato in classifica natalizio è sfumato all’ultimo secondo di Milan-Lazio, ma nessuno ha segnato tanto quanto l’Inter nel 2020. Una bella risposta a chi accusa Conte di essere soltanto muscoli e difesa. Con 108 reti in tutte le competizioni (51 gare, media di 2,11 a uscita) i nerazzurri sono primi in Italia – e pareggiano il proprio record del 1961 e 2007 -, davanti proprio ai cugini (106, ma con tre gare in meno, quindi una media di poco migliore). Il dettaglio dice che 79 reti nerazzurre sono arrivate in campionato, 15 in Europa League, 7 nella dolente Champions e altrettante in Coppa Italia.

Diesel e ambidestra

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Analizzando i gol, emergono alcune indicazioni interessanti. In primis i momenti della partita in cui arrivano. La forza dell’Inter emerge alla distanza, tanto che quasi la metà delle reti (48) arriva nella mezz’ora finale. Una sorta di diesel (14 gol nei primi 15′, 13 dal 16′ al 30′), che non a caso nelle ultime quattro vittorie contro Cagliari, Napoli, Spezia e Verona ha trovato la porta rigorosamente nella seconda metà di gara. Perfetto equilibrio invece nella modalità. Tolti i 3 autogol a favore e i 25 di testa, 40 gol sono arrivati di destro e 40 di sinistro.

Il totem e la sorpresa

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A fare la voce grossa con il mancino, il totem nerazzurro Romelu Lukaku. Per il belga le reti in nerazzurro nell’anno solare sono 35, di fatto un terzo del totale. Alle sue spalle il socio Lautaro Martinez, tornato alla gioia personale giusto a Verona. Più sorprendente che il terzo goleador sia Danilo D’Ambrosio, che di ruolo ormai fa il difensore, se va bene si sfianca a tutta fascia, gioca poco ma l’ha messa 7 volte. Con reti pesantissime, vedi Napoli e Atalanta la scorsa stagione, quella della rimonta a Cagliari, pochi giorni fa. DD33 praticamente nel 2020 ha segnato come Mauro Icardi, fermo a quota 8 col Psg. Tanti i marcatori, ma almeno in questo scorcio di stagione mancano firme nobili come Eriksen (un caso a parte), Vidal, Sensi, De Vrij, Kolarov e Pinamonti

Alexis assistman

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Complice anche l’effetto stadi vuoti, l’Inter non fa quasi differenza tra gol in casa (50) e in trasferta (47, mentre 11 sono arrivati nella bolla tedesca in Europa League). Pochi i gol da fuori area (13), 17 quelli da corner, 5 da punizione indiretta, 9 su rigore e 77 su azione. Finale sugli uomini assist. In testa c’è Alexis Sanchez a quota 10 (il doppio dei gol), seguito da sette polmoni Barella (9), Lautaro (8), Young e Brozovic (7) e dal solito Lukaku (5).

In Europa

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Se in Italia al terzo posto c’è l’Atalanta (103 gol in 44 gare), poi la Juve con 97 (47) e la Roma con 93 (46), il primato tra i cinque campionati top in Europa va al Bayern del triplete. Trascinati da super Lewandowski, i tedeschi nel 2020 hanno segnato 149 gol in 48 partite. Segue il Psg del fresco esonerato Tuchel (122 in 46 gare), poi il Manchester United (115), l’unica big ad avere giocato più partite dell’Inter (54).

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